Prima la violenza con spintoni e manate poi la sottrazione del materiale video realizzato. Scene di violenza sabato pomeriggio alla Romanina, quartiere periferico della capitale, dove l'inviato de Le Iene Alessandro Di Sarno e il suo operatore sono stati aggrediti da alcuni esponenti del clan Casamonica. La troupe del celebre programma di Italia Uno si trovava nel quartiere simbolo dei Casamonica per realizzare un servizio, quando è stata assalita da un gruppo di malviventi.
Di Sarno e il suo operatore de Le Iene si trovavano in strada con le telecamere per effettuare le registrazioni per un nuovo servizio proprio sull'operato del clan dei Casamonica. Nei giorni scorsi sui social network il video di un giovane minorenne appartenente alla famiglia, che si riprendeva con il telefonino a bordo di un'auto di grossa cilindrata, aveva fatto il giro del web, scatenando polemiche. La redazione della trasmissione aveva deciso di approfondire la questione, ma la presenza degli inviati non è passata inosservata dando il via all'aggressione.
Alcuni esponenti del clan - indispettiti dalle domande e dalla presenza dei giornalisti - si sono avvicinati alla troupe di Mediaset innescando lo scontro. L'inviato e l'operatore sono rimasti sul suolo pubblico, senza violare il domicilio dei Casamonica che hanno però deciso di "intervenire". Dopo un acceso diverbio, tra spintoni e manate, i malviventi hanno sottratto le videocamere agli inviati, sequestrando il materiale filmato fino a quel momento. Alessandro Di Sarno è riuscito però a chiamare le forze dell'ordine, che sono intervenute sul posto quando però le telecamere erano state restituite, prive però delle schede di memoria con le registrazioni effettuate dalla troupe.
Non è la prima volta che Le Iene si occupano del clan dei Casamonica documentando l'operato illegale della famiglia tra ville, soldi e abusi. Lo scorso anno la redazione aveva seguito da vicino l'abbattimento di numerose ville realizzate abusivamente a Roma e che aveva portato al sequestro di beni per oltre due milioni di euro. E non è neanche la prima volta che inviati e operatori vengono aggrediti con violenza e privati del materiale video realizzato. L'ultimo episodio è solo l'ultimo di una lunga serie che ha visto l'intervento della polizia.
Intervenuti sul posto dopo la chiamata dell'inviato gli agenti del
commissariato Romanina hanno raccolto la denuncia dell'inviato del programma di Italia Uno, ma non sono riusciti a identificare gli aggressori, che nel frattempo erano fuggiti con la scheda di memoria della videocamera.
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