La pistola che, sabato notte, ha colpito Manuel Bortuzzo è stata ritrovata questa mattina, vicino al pub di piazza Eschilo. E, secondo le prime ricostruzioni, chi ha sparato al giovane nuotatore potrebbe non aver indossato dei guanti. Sull'arma, infatti, rinvenuta in zona Axa, sarebbero state reperite tracce di impronte digitali. Ma la svolta è arrivata quando due giovani di 24 e 25 anni si sono presentati in questura con i loro legali.
Due persone in questura: "Abbiamo sparato per errore"
I due, entrambi di Acilia, avrebbero confessato di aver sparato per errore. I due sarebbero stati riconosciuti anche da alcuni dettagli fisici, come ad esempio il doppio taglio dei capelli di uno dei due. "Siamo qui perchè Manuel deve avere giustizia. Siamo mortificati, è stato un gesto inqualificabile. Siamo distrutti, è stato un tragico errore", avrebbero detto Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, riferite dai legali dei due giovani, durante l'interrogatorio in Questura per il ferimento di Manuel Bortuzzo.
Salvini: "Devono marcire in galera"
"Grazie alle Forza dell'Ordine per il consueto impegno e l'alta professionalità", ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini, "Gli infami che hanno sparato a Manuel Bortuzzo devono marcire in galera: spero vengano individuati con certezza al più presto".
Migliorano le condizioni di salute
Intanto sembrano migliorare le condizioni di salute del nuotatore 19enne, ancora ricoverato all'ospedale San Camillo. A quanto si apprende, i medici, che sono riusciti a bloccare l'emorragia polmonare, stanno avviando, in queste ore, il ragazzo verso un processo di autonomia respiratoria. Non ci sarebbe, invece, nessuna novità sul piano neurologico. Per ora, l'induzione del midollo risulterebbe interrotta, impedendo al ragazzo la possibilità di camminare. "Manuel, fisicamente, può migliorare ma le gambe non ci sono. Glielo abbiamo detto che non ha più nessuna possibilità motoria. Gi abbiamo detto che lo portiamo in un centro specializzato con ottime possibilità di migliorare la sua vita", ha detto il padre, Franco Bottuzzo, intervistato da Corriere Tv. E ha aggiunto: "Ce la farà, è forte. Domani scioglieranno la prognosi: beve e mangia da solo da due giorni. I medici sono positivi. Ce l'abbiamo qui e il resto non mi interessa. Lui è consapevole di tutto, è una persona forte. Troverà il suo spazio per uscire. Non ha pianto quando ha capito".
La fidanzata ha paura
Secondo quanto riportato dal Corriere della sera, Martina, la giovane fidanzata 16enne di Acilia, anche lei nuotatrice tesserata con le Fiamme Gialle, avrebbe paura "di ritorsioni e che qualcuno possa trovarla, essendo
l'unica testimone". I colpi che hanno raggiunto Bortuzzo, infatti, l'avrebbero mancata soltanto per una questione di centimetri. Dalla notte dell'agguato, la ragazza è già stata ascolta quattro volte dalle forze dell'ordine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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