Centinaia di cadaveri ammassati, coperti di terra per seppellire l'orrore. Uomini e donne senza una degna sepoltura, perché la guerra uccide pure la pietà. La nefandezza delle fosse comuni emerge come un fiume carsico e svela le brutalità dell'invasione russa in Ucraina. Finora, nella sola regione della capitale, sono state rinvenute più di dieci fosse: un numero peraltro non definitivo, destinato con ogni probabilità ad aumentare. Lo ha denunciato il capo della polizia della regione di Kiev, Andriy Nebytov, citato dall'agenzia di stampa Ukrinform.
"Finora abbiamo trovato più di dieci fosse comuni nella regione di Kiev, la maggior parte delle quali, otto, nel distretto di Bucha", ha sottolineato Nebytov. Il funzionario di polizia ha specificato poi che le due principali sepolture, con 40 e 57 cadaveri, sono state ritrovate nei pressi della cittadina ucraina diventata teatro di un'efferata strage di civili. Proprio nei giorni scorsi, alcuni video choc divulgati dai New York Times, documentavano le sommarie esecuzioni compiute dai russi a Bucha. Oggi, le notizie sulle nuove fosse comuni scoperte nella medesima zona completano quel raccapricciante quadro di morte.
I numeri della carneficina fanno raggelare il sangue: Nebytov ha riferito che, nella sola Bucha, sono stati rinvenuti 418 corpi di civili, di cui oltre la metà con ferite mortali dovute ad armi da fuoco leggere. Un'ulteriore prova che si aggiunge alle ricostruzioni sulle uccisioni di massa attribuite ai russi. "Questi crimini sono terribili e vengono registrati. E quindi, spero, l'aggressore russo sarà assicurato alla giustizia", ha aggiunto il capo della polizia della regione di Kiev. Ma il processo per accertare le responsabilità, al di là di alcune evidenze, non è sempre così facile: nella stessa Mariupol, ad esempio, i russi hanno ripulito il teatro bombardato rimuovendo centinaia di corpi. Peraltro, proprio su Mariupol, alcune immagini satellitari avevano suggerito la possibile presenza di fosse comuni.
Così, alla domanda su come si potranno assicurare alla giustizia i colpevoli delle atrocità di guerra, Nebytov ha ribadito l'impegno delle forze dell'ordine e delle forze di sicurezza in tal senso, sotto la
guida dell'ufficio del procuratore generale. Con il coinvolgimento di esperti stranieri, compresi gli specialisti della Corte penale internazionale, gli ucraini sperano di portare alla sbarra gli "aggressori".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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