Turco con precedenti brucia il letto dell'ospedale e scappa

L'uomo, un turco di 80 anni, ha dato fuoco al materasso, con cuscino e coperte e si è allontanato. Restano ancora da chiarire i motivi, resta il fatto che l'anziano ha precedenti per armi e tentato omicidio

Turco con precedenti brucia il letto dell'ospedale e scappa

In un attimo di follia, perché diversamente non si potrebbe spiegare, ha incendiato il materasso, il cuscino e le coperte, del letto in cui era ricoverato e, come se nulla fosse, si è allontanato, mentre la stanza stava prendendo fuoco. E’ accaduto, la scorsa notte, all’ospedale Saint Charles, di Bordighera, in provincia di Imperia. Il protagonista è un turco di 80 anni, originario di Oskjenderum, ma domiciliato a Castel Vittorio, nell’alta val Nervia.

Malgrado la non più giovane età, non può certo definirsi un tipo tranquillo, visto che nel 2015 i carabinieri lo avevano arrestato per tentato omicidio e detenzione di armi, sequestrandogli un piccolo arsenale in casa. L’anziano, ricoverato in una stanza singola del reparto di Medicina, al secondo piano della struttura ospedaliera, è stato ritrovato poco dopo - mentre vagava all'esterno dell’ospedale - dal personale sanitario e dai vigili del fuoco intervenuti per spegnere l’incendio.

L’episodio ha creato non poco allarmismo nella struttura. A parte il fumo sprigionatosi e il rischio che le fiamme si estendessero anche alle altre stanze, ma l’intervento dei mezzi di soccorso ha scatenato il panico tra gli altri pazienti della corsia. Per fortuna, i danni sono rimasti limitati alla stanza.

La posizione del turco è ora al vaglio dei carabinieri, che dovranno accertare la sua capacità di intendere e di volere. Era il 29 ottobre del 2015, quando l’uomo esplose una fucilata contro il rivale trentaquattrenne, al termine di una lite, a Pigna, nell’entroterra. Quest'ultimo si salvò, grazie al provvidenziale marsupio che deviò il colpo.

Alla luce di quell’episodio i carabinieri perquisirono la sua abitazione, trovando un arsenale con armi da guerra, in dotazione a reparti speciali. Deteneva, infatti: dieci fucili, altrettante pistole e oltre duemila munizioni.

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