Turista inglese violentata a Sorrento: in una chat foto e commenti dello stupro

Sulla chat "Cattive abitudini" gli stupratori riportavano commenti e foto della violenza sessuale. Almeno in dieci gli uomini che hanno partecipato allo stupro

Turista inglese violentata a Sorrento: in una chat foto e commenti dello stupro

Almeno in dieci a stuprarla. A turno. Prima nel locale della piscina, poi in un alloggio riservato al personale dell’albergo. E, mentre la violentavano, scattavano foto. Le immagini di quei momenti sono finite su una chat chiamata “Cattive abitudini”, dove il gruppo si è poi divertito a commentare l'orrore di cui erano stati gli autori. Vittima di questa terribile storia una turista inglese. La donna, cinquanta anni, era a Sorrento con la figlia. Il giorno successivo sarebbe ripartita. Ma, prima che potesse lasciare il noto albergo in cui aveva soggiornato, è stata drogata e violentata. I fatti risalgono ad ottobre del 2016. Secondo quanto accertato dai poliziotti del commissariato di Sorrento, alla turista era stato offerto un drink dai due barman della struttura ricettiva. All’interno c’era della droga, la cosiddetta “droga da stupro” (Z-drugs e benzodiazepine).

La donna, stordita, prima viene condotta nel locale della piscina, dove i baristi che la avevano offerto da bere l'hanno violentata. Poi viene condotta da una terza persona in un alloggio del personale: ad attenderla c’erano almeno dieci uomini, in parte nudi. Iniziano a violentarla, ripetutamente. Sul corpo della vittima rimarranno i segni della violenza, e nella sua testa il ricordo di una corona tatuata sul collo di uno degli stupratori. Ecchimmosi e lividi sono stati poi rilevati dai medici britannici, che hanno l’hanno sottoposta agli esami medico-legali del caso, dopo la denuncia presentata alla polizia del Kent. L’esame tossicologico sui campioni biologici della donna hanno confermato la somministrazione di “droga da stupro” nel periodo in cui era stata violentata. Del gruppo di stupratori, dopo due anni di indagini, sono stati identificati solo in cinque, tutti dipendenti dell’hotel che la ospitava a Sorrento. Sono finiti in carcere: Antonino Miniero, Davide Gennaro Gargiulo, Fabio De Virgilio, Raffaele Regio e Ciro Francesco D'Antonio. Nei loro confronti gli agenti del commissariato della Polizia di Stato di Sorrento hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della procura oplontina.

Il dna degli indagati sul corpo della vittima, la foto dei due barman scattata dalla turista inglese, e il tatuaggio sul collo di uno degli indagati corrispondente a quello descritto dalla donna, hanno permesso di stringere il cerchio intorno ai cinque uomini arrestati. Dovranno rispondere di violenza sessuale di gruppo.

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