Turista pentito restituisce reperti "rubati" da bambino

Un pacco da Washington arriva al direttore del Parco Archeologico di Paestum: "Accettate le mie scuse per il mio comportamento spaventoso"

Turista pentito restituisce reperti "rubati" da bambino

Turista americano, pentito, restituisce all’Italia alcuni reperti archeologici che, da bambino, aveva “rubato” durante una visita in Campania.

Un pacchetto è arrivato, nei giorni scorsi, al direttore del Parco Archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel. Era stato spedito dall’America, dallo Stato di Washington.

Dentro, insieme alle tessere di un antico mosaico, c’era una storia di ravvedimento e di amore che, saldo nei ricordi, riesce a superare le distanze degli oceani e quelle ancor più proibitive del tempo. Una breve lettera, firmata solo con la sigla J.T, accompagnava quel pacco pieno di “pietre”.

Il mittente ha raccontato di aver visto in tv un programma su Paestum e sui suoi stupendi tesori storici e archeologici, a pochi chilometri da Salerno. È un lampo, che lo riporta indietro di decenni di quando, da bambino, visitò con i genitori la piana dei templi pestani. Cullandosi in quei ricordi, all’improvviso piomba nel rimorso: come souvenir s’era messo in tasca quei sassi e, dopo tanti anni, se n’era proprio scordato.

Così quell'uomo che una volta, bambino, era stato turista a Paestum, s’è messo a frugare in tutte le scatole di una vita fino

a ritrovarle. Le ha imballate e spedite, insieme alle sue più accurate scuse. “Ho scavato tra le scatole e ho trovato le pietre, che vi restituisco. Per favore accettate le mie scuse per il mio comportamento spaventoso”.

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