Oltre ottocentocinquanta: tanti sono i Comuni italiani che hanno raccolto l'appello delle associazioni animaliste a limitare o a vietare del tutto l'uso di botti e petardi per festeggiare il Capodanno.
Una misura adottata per evitare di terrorizzare gli animali domestici, ma anche per non aggravare l'inquinamento che già in queste settimane si attesta a livelli molto alti e soprattutto per limitare il numero di feriti e mutilati che ogni anno si contano a decine dopo l'ultimo dell'anno. Nella notte di San Silvestro, ad esempio, non si potranno sparare i botti a Milano, Torino e Genova.
A Bologna i botti saranno vietati dal 24 dicembre al 7 gennaio, con tanto di maxi multa di cinquecento euro per chi viene sorpreso a spararne. A Siena sono stati vietati nel centro storico, mentre a Firenze il sindaco Nardella ha annunciato che i botti saranno permessi, anche se ha lanciato un appello a limitarne l'uso.
In Abruzzo saranno vietati a Pescara e a Chieti, mentre misure analoghe sono state adottate anche nei Comuni di Reggio Calabria e di Cosenza, in Calabria .In Puglia la polvere pirica è stata messa al bando nel capoluogo, Bari, e nei Comuni di Altamura, Gravina in Puglia, Molfetta ed altri.
Tra le città che hanno emesso divieti di sparare petardi e botti ci sono anche Ancona e Sassaro, Viterbo e Lucca. Tra le località turistiche, spicca il divieto di Cortina d'Ampezzo, dove il Capodanno verrà festeggiato a "basso volume". In Sicilia, botti vietati a Messina.
Da segnalare, infine, il caso di Casamarciano: uno dei pochissimi Comuni della provincia di Napoli a mettere al bando petardi, botti e fuochi pirotecnici. Il sindaco Andrea Manzi ha invitato la cittadinanza a festeggiare l'avvento del 2016 con lanterne cinesi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.