Tra gli appassionati dell’hard era considerata la “diva“: bella, giovane e spregiudicata. Una diva moderna, in un mondo fatto di social e di incontri privati su chat. Così Carol Maltesi, 26 anni, in arte Charlotte Angie, milanese nota nel mondo dell’hard, in pochi mesi era diventata l’icona del sesso on line italiano grazie a un corpo da favola e un sorriso sempre pronto. Una giovane che aveva scelto la sua strada e mai avrebbe immaginato di finire con il suo corpo fatto a pezzi, ritrovato dieci giorni fa in una scarpata di Paline di Borno (a ridosso del confine con la provincia di Bergamo e Brescia) suddiviso in quattro sacchi neri della spazzatura. A ricondurre alla ragazza sono stati gli 11 tatuaggi, individuati (in maniera completa o parziale) sul corpo straziato.
Il successo prima del dramma
Di origini italo-olandesi, Carol non dava più notizie di sé almeno dal 26 gennaio, quando per l’ultima volta ha postato uno dei suoi video amatoriali sul canale che aveva aperto sul Telegram. Poi il silenzio sia sulle sue pagine social rimaste completamente mute che sul profilo Instagram seguita da più di 30 mila follower. La svolta nella vita della 26enne era arrivata nel corso del 2021 con i suoi video sempre più espliciti diventati subito virali.
Faceva la commessa, poi la svolta hard
Commessa in un negozio di Milano, a quel punto ha deciso di diventare la diva del web hard facendo anche degli spettacoli ad altissimo tasso erotico. Dall’11 al 13 marzo avrebbe dovuto partecipare ad un festival dell’hard organizzato in un locale del centro di Milano. Un palco su cui, però, non è mai salita. “Era tra le ragazze scelte per gli spettacoli - hanno confermato dal locale di Buenos Aires a Milano -. Da noi però non si è mai presentata“. Un particolare che confermerebbe come la giovane sarebbe stata ucciso e fatta a pezzi diverse settimane fa. “Aveva intenzione di trasferirsi a Praga - racconta invece una amica della ventiseienne milanese che aveva frequentato una scuola di design -. Lì pensava di poter intraprendere la sua nuova carriera“.
E Charlotte aveva le idee chiare, così come ripeteva ad ogni intervista: “Ho sempre sognato in grande, sono molto determinata. Mi spiace che ci siano ancora molti pregiudizi nei confronti di questo lavoro“. Un sogno finito in 4 sacchi neri gettati come immondizia in un dirupo di montagna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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