La discussione, le urla e poi la coltellata in pieno viso. È stato un lunedì di terrore in piazzetta del Pozzo, nei pressi di viale Ungheria, ad Udine a causa di una rissa tra due richiedenti asilo pakistani.
Intorno alle 18, una pattuglia dei carabinieri della sezione operativa di Udine, coordinata dal sottotenente Antonio Tomaiuolo, mentre transitava in zona ha visto un giovane straniero con il volto insanguinato che stava correndo in strada nel tentativo, vano, di fermare un’altra persona.
I militari sono immediatamente passati all’azione riuscendo a raggiungere l’immigrato ferito che, stremato dalla fatica e dal dolore, aveva rallentato la sua corsa. Gli uomini dell’Arma, in base al racconto fornito dall’extracomunitario, avevano appurato che il fuggitivo aveva colpito il connazionale con una lama in fronte al termine di una lite per, poi, scappare verso via del Pozzo, volatilizzandosi.
Prima di dare il via alle indagini, i carabinieri si sono premurati di soccorre lo straniero. Sul posto è, così, giunta un’ambulanza che ha accompagnato il ferito in ospedale. Qui i medici hanno medicato le lesioni, per fortuna non gravi, giudicandole guaribili in sette giorni.
Una volta affidato l’immigrato nelle mani dei sanitari, i militari hanno iniziato a lavorare sul caso raccogliendo le testimonianze di chi ha assistito alla scena, nella speranza di rintracciare l’aggressore.
Da accertamenti successivi è emerso che i protagonisti della rissa terminata nel sangue sono due pakistani, entrambi con regolare permesso di soggiorno ma senza fissa dimora. Ad assistere ai fatti ci sarebbero anche altri due loro connazionali che, però, non avrebbero fornito elementi preziosi per far luce sulla vicenda.
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