Le donne di Mosul (Iraq) lo chiamano "Biter" o "Clipper" ed è il loro incubo: è il nuovo strumento con cui l'Isis tortura il "sesso debole".
La crudeltà dell'Isis, negli ultimi mesi, si è scagliata contro le donne che non rispettano le rigide regole imposte dal Califfo. I Jihadisti hanno sperimentato un nuovo strumento: una sorta di trappola dai denti affilati che strappa la carne delle "peccatrici". A raccontarlo all'Indipendent è Fatima, una ragazza fuggita con la sua famiglia dall'orrore degli uomini dello Stato Islamico. "Su mia sorella hanno usato il Clipper perché era uscita senza guanti. Mi ha detto che è più doloroso delle doglie" - ha raccontato.
"Il Biter è diventato un incubo per noi donne - ha continuato Fatima - . Mia sorella è stata punita lo scorso mese, ma le braccia non sono ancora guarite e sono piene di lividi e cicatrici".
Nessuno sa descrivere alla perfezione cosa sia questo strumento, ma chi lo ha provato ne è rimasto terrorizzato. "Dobbiamo uscire accompagnate da un uomo e velate dalla testa ai piedi, se no sappiamo cosa ci aspetta" - ha concluso Fatima.
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