"È sicuro", "Sono contrario". Virologi divisi pure sul vaccino ai bimbi

Locatelli preme per vaccinare i più giovani, anche i bambini con età inferiore ai 12 anni. Il direttore sanitario dell’Inmi Spallanzani: "Nei bimbi contagio e malattia irrilevanti. La bilancia rischio-beneficio penderebbe tutta sulla parte del rischio"

"È sicuro", "Sono contrario". Virologi divisi pure sul vaccino ai bimbi

Con l'avvicinarsi del mese di settembre, si continua a parlare di vaccino anti Sars-CoV-2 anche per ragazzi e bambini. La linea, per alcuni, sembra essere già tracciata. Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, spinge per sottoporre anche gli under-12 all'inoculazione del siero, una volta ricevuto il via libera. Ma nel dibattito tra virologi, che non manca mai di essere molto acceso, si registrano anche alcuni pareri contrari.

Il dibattito

Ribadendo la sicurezza dei farmaci, Franco Locatelli ha invitato i genitori ad accompagnare i loro figli ai centri vaccinali. Nel corso di un suo intervento a L'aria che tira Estate, in onda su La7, il coordinatore del Comitato tecnico scientifico ha infatti affermato: "Le paure sono immotivate. La vaccinazione è sicura". E ancora: "I ragazzi hanno la possibilità di essere vaccinati contro Covid dai 12 anni in su. E da pediatra ribadisco in maniera assolutamente ferma, convinta e determinata che devono essere vaccinati prima di tutto per proteggere loro stessi, poi per proteggere tutte le persone con cui entrano in contatto, e per dare continuità alla didattica in presenza".

Locatelli ha poi spiegato che "sono 28 i casi di bambini che hanno perso la vita per colpa del Covid", un dato che evidentemente, a parer suo, sarebbe sufficiente a spingere le famiglie a far vaccinare anche i più piccoli.

Per quanto riguarda la fascia d'età compresa fra i 15-18 anni, "un abbondante 55% ha già ricevuto la prima dose, semmai un'ulteriore accelerazione va ottenuta in fascia 12-14 anni". Da qui l'appello ai genitori. Quanto all'obbligo di green pass per il personale scolastico, Locatelli ha spiegato che si tratta di una forma di tutela soprattutto nei loro confronti.

La discussione si fa più accesa quando si comincia a parlare di under-12. I trial sui vaccini per i giovanissimi sono in fase ormai avanzata, secondo Locatelli: "I dati sono in valutazione presso le agenzie regolatorie Ema per l'Ue e Fda per gli Usa. Proprio perché è fondamentale coprire anche la fascia sotto i 12 anni d'età, l'American Academy of Pediatrics addirittura ha lanciato un appello perché la Fda acceleri il processo di revisione". Insomma, malgrado Paesi come Regno Unito e Germania si mostrino cauti sulla questione, Locatelli pare deciso ad andare avanti in tal senso e spera in un via libera.

La paura degli effetti collaterali da vaccino? Si tratta di un timore immotivato, secondo il coordinatore del Comitato tecnico scientifico. "Abbiamo tutte le evidenze che la vaccinazione in questa fascia d'età con i vaccini a mRna è assolutamente sicura", ha affermato. "Non provoca effetti collaterali rilevanti e protegge, oltre che dal rischio di complicanze fatali, anche dal rischio di sviluppare una patologia grave come la famosa sindrome multi-infiammatoria sistemica".

Le opinioni favorevoli

A pensarla come Locatelli, anche alcuni pediatri ed il direttore della clinica di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano Massimo Galli. "Abbiamo bisogno di un vaccino sicuro, efficace. Abbiamo bisogno di uno scudo con cui difendere anche i nostri bambini da questo terribile virus", è l'appello scritto sui social dalla Società Italiana di Pediatria. "Il vaccino per gli under 12 è fondamentale perché, con la riapertura delle scuole, la diffusione fra i bambini fa da elemento di diffusione incoercibile", ha invece dichiarato Galli, che addirittura pensa ad un vaccino aggiornato alle varianti.

Vaia si schiera contro

Fortemente contrario alla vaccinazione dei bambini Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Inmi Spallanzani, ospite di Timeline, su Sky Tg24. "Nei bambini è statisticamente irrilevante non solo il contagio ma anche la malattia nei bambini al di sotto dei 12 anni", ha spiegato il medico. Se si prende ad esempio il caso della bimba di 11 anni morta a Palermo, per dovere di cronaca è necessario ricordare che la piccola soffriva di una grave e rara patologia metabolica. "La bilancia rischio-beneficio penderebbe tutta sulla parte del rischio", ha affermato Vaia, parlando della vaccinazione dei bambini.

"Il problema non l'Rna che resta nell'organismo per cui domani facciamo i bambini con la testa d'elefante, questa è un'informazione medievale che non c'entra nulla. Il problema è che comunque noi possiamo avere degli effetti collaterali. Nei bambini non c'è questo contagio così imponente e non c'è la malattia".

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