Vasto, il parroco ai funerali di Italo: "Ha perso la città, fermiamo l'odio"

Sono stati celebrati i funerali di Italo D'Elisa, il ragazzo ucciso dal marito della donna che il giovane aveva travolto con l'auto l'estate scorsa: "Faccamo in modo che queste morti non siano inutili", ha detto il parroco

Vasto, il parroco ai funerali di Italo: "Ha perso la città, fermiamo l'odio"

"Lasciamo che la magistratura faccia il suo corso". Lo ha detto il parroco che ha celebrato nella chiesta di Santa Maria del Sabato Santo a Vasto i funerali di Italo D'Elisa, il ragazzo ucciso nei giorni scorsi dal marito della donna che il giovane aveva travolto con l'auto la scorsa estate.

"Facciamo in modo che queste morti che purtroppo ci sono state non siano inutili", ha aggiunto durate la messa don Antonio Totaro. Intanto all'esterno della chiesa di Santa Maria del Sabato Santo è stato esposto uno striscione che recita: "Il tuo sorriso resterà sempre nei nostri cuori" è scritto in uno striscione esposto. La salma, uscita dalla chiesa, è stata salutata da un applauso e da tanti palloncini bianchi a forma di cuore con scritti diversi messaggi per il ragazzo.

Nel saluto introduttivo il parroco ha chiesto che "si fermi questa ondata di odio. Basta con questa violenza. Due vite completamente spezzate. Ha perso la città. Noi abbiamo perso. Basta con i social. Dobbiamo tornare a parlare tra di noi. Senza conoscere abbiamo condannato".

Il funerale si è svolto mentre era in corso in carcere l'interrogatorio di Di Lello. La procura di Vasto procede nei suoi confronti per omicidio premeditato. In sostanza, Di Lello avrebbe preparato da tempo l'uccisione del giovane.

La cugina di Italo D'Elisa, intanto, ha detto durante il funerale che il giovane "soffriva molto per la morte di Roberta, ripeteva: 'non capite come mi sento dentro'". La cugina del ragazzo ha fatto riferimento alla campagna, anche "virtuale" che ha "incitato all'odio e armato la mano di Fabio anche lui vittima" arrivando però a un gesto ingiustificabile. "Un fiume di abbrutimento sociale", sottolinea la donna secondo la quale ci sono "molti responsabili.

E' stato detto che Italo era strafottente, non era così, lui e Fabio avevano un graffio nell'anima comune". Se invece di contribuire al clima che si era creato le persone avessero "contribuito a farli incontrare oggi parleremmo di perdono", ha sottolineato.

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