Morì dopo appena 33 giorni di pontificato Giovanni Paolo I. Aveva 68 anni (ancora da compiere) e nessuna malattia degna di nota. Il Vaticano ha deciso che presto sarà beato. Nel corso dell’udienza concessa al cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione dei decreti riguardante il "miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo I (Albino Luciani)".
Di quale miracolo si tratta? La guarigione di una bimba di undici anni. La piccola, come riferisce la Congregazione, soffriva di "grave encefalopatia infiammatoria acuta, stato di male epilettico refrattario maligno, shock settico". Con numerose crisi epilettiche giornaliere e uno stato settico da broncopolmonite, era in condizioni davvero disperate, praticamente in fin di vita. A decidere di invocare Papa Luciani era stato il parroco della parrocchia a cui apparteneva l’ospedale, molto devoto al pontefice veneto.
Come spiega il cardinale Beniamino Stella, postulatore della causa di beatificazione di Giovanni Paolo I, "il miracolo è avvenuto in Argentina, a Buenos Aires, una decina di anni fa. C'era allora una bambina, oggi una ragazza quasi ventenne, che è stata guarita in circostanze straordinarie da problemi neurologici molto seri, in condizioni praticamente disperate. Anche oggi - racconta Stella -ho visto dei video che la ritraggono mentre cammina, mentre parla, e si vede una ragazza quasi ventenne che sta bene. Lo dobbiamo alla fede di chi ha pregato attorno a questa persona quando era ammalata. È un evento che certamente ha delle caratteristiche straordinarie, perché ci si è dati da fare sul piano medico, ma soprattutto c'è stata una notte, un lungo momento di preghiera, di intercessione, che è ciò che alla fine qualifica un evento di questo genere".
Beati anche due missionari argentini
Anche due preti vissuti nel 1600, Pietro Ortiz de Zárate, sacerdote diocesano, e Giovanni Antonio Solinas, sacerdote professo della Compagnia di Gesù, saranno beatificati: entrambi furono uccisi in quanto cristiani ("in odio alla fede") il 27 ottobre 1683 a Valle del Zenta (Argentina).
Si trovavano in quella zona insieme a 18 laici, tra di loro c'erano anche alcuni indios convertiti. A colpirli furono gli aborigeni appartenenti alle tribù di Tobas e Mocovíes, subito dopo la celebrazione della messa. Sui loro corpi segni di violenza e di tortura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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