Ucraina, il Papa richiama Putin: "Occorre sforzo per la pace"

Colloquio di 50 minuti in Vaticano. I due hanno convenuto "sull’importanza di ricostruire un clima di dialogo"

Ucraina, il Papa richiama Putin: "Occorre sforzo per la pace"

È durato 50 minuti il colloquio tra Papa Francesco e il presidente russo Vladimir Putin, che erano assistiti ciascuno dal proprio interprete. Vladimir Putin si è sentito rivolgere in tedesco un primo saluto da Papa Francesco, che lo ha accolto a metà della Sala del Tronetto. Ed il presidente ha risposto solo con un cenno del capo. Francesco ha poi ceduto il passo al presidente, che ha fatto il gesto di non accettare di entrare per primo, ma poi ha ceduto. Francesco aveva un’espressione seria e quando si sono seduti alla scrivania, in attesa che i fotografi facessero il loro lavoro e i due interpreti prendessero posizione, sono entrambi rimasti in silenzio. Anche lungo il percorso tra i saloni dell’Appartamento delle udienze, il prefetto della Casa pontificia, monsignor Georg Gaenswein, è stato sentito conversare in tedesco con l’illustre ospite. Al momento dei saluti Putin ha sottolineato: "È stato un grande piacere, onore, incontrarla. Arrivederla". Il Papa ha ringraziato sempre in tedesco.

Il presidente russo era arrivato in Vaticano intorno alle 18.10, con circa 70 minuti di ritardo rispetto all’orario dell’udienza. Putin ha portato in dono un quadro ricamato all’uncinetto con un filo d’oro. Attraverso l’interprete ha spiegato: "Questa è la chiesa di San Salvatore che è stata distrutta nell’epoca sovietica ed è stata ricostruita". Il Papa ha invece donato a Putin, come spesso fa con i governanti, il medaglione con la raffigurazione dell’Angelo della Pace. "Questo è un medaglione fatto da un artista del secolo scorso. È l’Angelo della Pace che vince tutte le guerre e parla di solidarietà fra i popoli". Il Papa avrebbe dato a Putin, secondo quanto riferito dai presenti, anche una copia della sua Evangelii Gaudium.

Papa Francesco ha chiesto al presidente Putin "un grande sforzo per realizzare la pace" in Ucraina. E i due hanno convenuto "sull’importanza di ricostruire un clima di dialogo e che tutte le parti si impegnino per attuare gli accordi di Minsk". Lo ha riferito il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi.Francesco ha anche definito, secondo quanto riportato da padre Lombardi, "essenziale" l’impegno in risposta "alla grave situazione umanitaria" che deve essere affrontata, ha detto a Putin, "assicurando fra l’altro l’accesso agli agenti umanitari e con il contributo di tutte le parti per una progressiva distensione della regione".

Insomma, alla fine Francesco ha seguito il consiglio degli Usa. In vista dell’udienza in Vaticano del presidente russo, gli Usa avevano esortato la Santa Sede ad avere un approccio fermo. "Sembra che la Russia stia sostenendo i ribelli e sembra anche che ci siano truppe russe all’interno dell’Ucraina, forse può essere l’occasione perché il Santo Padre sollevi in privato qualche preoccupazione. Certamente papa Francesco è stato informato di quanto sta succedendo nell’Ucraina orientale. Non è all’oscuro", ha osservato Ken Hackett, ambasciatore statunitense presso la Santa Sede.

Nei 50 minuti di colloquio - accanto al tema caldo dell’Ucraina - su Medio Oriente, Iraq e Siria, Francesco e Putin hanno "sostanzialmente confermato quanto già condiviso circa l’urgenza di perseguire la pace con

l’interessamento concreto della Comunità Internazionale, assicurando nel frattempo le condizioni necessarie per la vita di tutte le componenti della società, comprese le minoranze religiose e in particolare i cristiani".

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