Ci sarebbe un movente per il folle omicidio di Cagnano Varano, nel Foggiano. Tutto sarebbe nato da una perquisizione realizzata a carico di Giuseppe Papantuono, l'uomo che questa mattina ha fatto fuoco contro una pattuglia di carabinieri uccidendo il maresciallo Vincenzo Carlo Di Gennaro. Il killer è pregiudicato per reati di droga e, secondo quanto appreso dall'Adnkronos, avrebbe minacciato di morte i militari dopo il controllo dei giorni scorsi.
Il blitz sarebbe avvenuto una decina di giorni fa. "Ve la farò pagare, vi sparo", avrebbe detto il pregiudicato dopo i controlli. È su questa pista che i carabinieri stanno lavorando per capire i motivi che hanno spinto l'uomo ad aprire il fuoco contro la gazzella, uccidere il maresciallo e ferire il collega di 23 anni.
Intanto l'Italia piange il suo servitore dello Stato. Vincenzo, 47 anni, era ben voluto da tutti. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, i due militari a bordo dell'auto avrebbero incrociato il 67enne e lo avrebbero affiancato per un normale controllo. Di Gennaro lo avrebbe chiamato. L'uomo però ha estratto la pistola, che nascondeva, e ha sparato più volte. Un proiettile ha raggiunto il maresciallo all'addome e un altro ha ferito il collega ad un braccio.
A portare Di Gennaro all'ospedale è stato lo stesso collega ferito. Ma non c'è stato niente da fare. Vincenzo è morto il auto, prima che i medici potessero fare qualcosa.
Intanto altri carabinieri e agenti della polizia locale hanno bloccato il killer che si era dato alla fuga.La morte del carabiniere ha scosso il mondo politico e quello dell'Arma. "Ci ha lasciato orfani", ha scritto l'account ufficiale dei carabinieri. Cordoglio è arrivato da Conte, Salvini, Di Maio e tutte le forze politiche.
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