La vendetta si affida alla forza brutale dell’istinto per cui la ragione viene a perdere la sua facoltà di controllo e cade preda all’ira e, qualora l’ostacolo restasse insormontabile, il violento potrebbe andare in escandescenza, incosciente delle conseguenze anche estreme che ne potrebbero derivare.
La vendetta obnubila la volontà. Il vendicativo pensa di aver ricevuto un’offesa e con tale sensazione, come per un tarlo quasi demoniaco, si lascia prendere dal furore e difficilmente placa il suo bisogno di ritorsione.
L’idea insana di chi ha questa mania è quella di rimuginare nella memoria l’offesa, per cui le sue facoltà cognitive perdono terreno e lasciano spazio alla mania paranoica che tiene impegnato tutto il suo essere, finché l’impulso vendicativo non ha avuto sfogo.
Quali sono i segni dominanti nella scrittura del vendicativo?
SCRITTURA OLTREMODO PICCOLA
Note di ossessività sono legate a un carattere pignolo e insicuro.
PRESENZA DI SCOSSE REPENTINE (= tremolii)
Sono dovute a una forte emotività che da un lato obnubila il pensiero e dall’altro non dà pace e serenità al soggetto.
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LETTERE TUTTE STACCATE TRA LORO
La difficoltà di relazione non permette un dialogo chiarificatore nei momenti di maggiore tensione per cui il soggetto tende a chiudersi in se stesso
TRATTO GRAFICO CONGESTIONATO
E’ espressione di una confusione interiore e di stress mal gestito e sopportato, che conferisce malessere e un che di iroso e suscettibile. (Clicca qui per guardare i "segni" della vendetta)
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