Venere perde il suo titolo di pianeta più vicino alla Terra. Sarebbe Mercurio a spodestarlo, secondo alcuni nuovi calcoli che rischiano di riscrivere le distanze. O meglio, la posizione delle orbite è sempre la stessa, non dobbiamo buttare i nostri libri di astronomia usati al liceo. Ma è differente se si calcola in base al tempo. Venere possiede effettivamente l’orbita più vicina al nostro pianeta, ma per la maggior parte del tempo è distante, addirittura dalla parte opposta rispetto al Sole. Mercurio invece secondo i nuovi calcoli risulta molto più spesso vicino ai pianeti che fanno parte del Sistema Solare. A spiegare il perché ci pensano Samuel Cordner, Tom Stockman e Gabriel Monroe, tre giovani ingegneri statunitensi che lavorano rispettivamente alla Nasa, al Laboratorio nazionale di Los Alamos e all’Engineer Research Development Center dell’esercito americano.
“Forse per disattenzione, ambiguità o per effetto del pensiero di gruppo, i divulgatori scientifici hanno diffuso informazioni basate sull’errata assunzione della distanza media tra pianeti” hanno reso noto i tre ingegneri. Se i loro calcoli dovessero risultare corretti, potrebbero cambiare molti punti di vista. Fino a questo momento il calcolo attuato è stato quello riferito alla distanza di ciascun pianeta dal Sole. In questo modo la Terra dista una Unità Astronomica dal Sole, più o meno 150 milioni di chilometri, Mercurio 0,39 UA e Venere 0,72. Facendo la sottrazione, partendo dal presupposto che le orbite siano sullo stesso piano, la Terra si trova lontana da Mercurio 0,61 UA e da Venere 0,28 UA.
Considerando però che i pianeti, durante le loro orbite attorno al Sole, continuano ad avvicinarsi e allontanarsi, i nuovi calcoli avvengono tenendo conto della media delle distanze calcolate tra ogni punto dell’orbita di un pianeta e ogni punto lungo l’orbita dell’altro pianeta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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