Ennesimo episodio di violenza in carcere, stavolta la notizia arriva dalla casa circondariale Billiemme di Vercelli, dove ben tre agenti di polizia sono stati costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso dopo essere stati assaliti da un detenuto straniero. In seguito all'incresciosa vicenda, i sindacati hanno protestato a gran voce, richiamando ancora una volta l'attenzione sulle gravi condizioni in cui versano i penitenziari italiani.
Il fatto, secondo quanto riferito dai quotidiani locali che hanno riportato la vicenda, si è verificato durante il pomeriggio di ieri, domenica 2 febbraio.
Tutto, stando alle informazioni fornite sino ad ora, avrebbe avuto inzio da una richiesta del detenuto, un giovane africano con conclamati problemi psichici ristretto in una cella al primo piano della sezione maschile. L'agente di turno non sarebbe riuscito ad accontentare il soggetto, motivo per cui quest'ultimo ha dato letteralmente in escandescenze.
Ormai fuori controllo, ha aggredito come una furia il poliziotto, sferrandogli un violento pugno attraverso le sbarre.
Immediata la reazione di altri due agenti, accorsi in aiuto del collega dopo aver udito il trambusto. Raggiunto lo straniero per chiedergli spiegazioni, sono stati assaliti a loro volta dall'esagitato, che si è scagliato contro di loro con pugni e testate.
Soltanto con grande fatica il personale del penitenziario è riuscito ad avere la meglio sul detenuto, che è stato finalmente bloccato e riportato in cella.
Rimasti feriti in seguito alla brutale aggressione, i tre agenti sono stati assistiti da altri colleghi e poi successivamente trasportati al pronto soccorso dell'ospedale locale, dove hanno ricevuto le cure del caso.
Serie le loro ferite, anche se fortunatamente non gravi. Ad uno degli agenti è stata diagnosticata la frattura del setto nasale, mentre ad un altro la slogatura dell'articolazione della mascella. Il terzo agente, invece, dovrà sottoporsi ad intervento chirurgico per un trauma maxillo facciale. Lo stesso ha inoltre riportato una lesione al sopracciglio per la quale è stata necessaria l'applicazione di alcuni punti di sutura.
Il caso è stato naturalmente denunciato dalle associazioni sindacali che da tempo si stanno battendo per i diritti degli agenti di polizia penitenziaria, sempre più sottoposti a pericoli e violenze di ogni genere.
"La Fns Cisl è vicina ai poliziotti e alle famiglie di questi ultimi che dovranno affrontare questo delicato periodo di convalescenza", hanno dichiarato i rappresentanti di Vercelli, come riportato da "Repubblica".
"Ci troviamo di fronte all'ennesimo caso di aggressioni in carcere. La situazione a Vercelli è fuori controllo per la gravissima carenza di organico della polizia penitenziaria", ha aggiunto il segretario generale dell'organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria (Osapp) Leo Beneduci.
"Ma per quanto riguarda le carceri oggi si vive un'emergenza nazionale che non può essere più rimandata, per questo chiediamo l'intervento immediato del ministro Alfonso Bonafede".Il garante dei detenuti Bruno Mellano ha dichiarato l'allarme rosso per il carcere di Vercelli.
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