Verona, l'avvocato annunciò il delitto della sua ex in alcune lettere

Il legale veronese ha ucciso l'ex fidanzata strangolandola e a coltellate perché non voleva più stare con lui

Verona, l'avvocato annunciò il delitto della sua ex in alcune lettere

Un omicidio premeditato a lungo. Tanto che, prima di far fuori l'ex fidanzata, ha descritto il folle gesto sulla carta di alcune lettere che non ha mai spedito. Vittorio Ciccolini ha, infatti, manifestato in alcune lettere l’intenzione di ammazzare Lucia Bellucci, l'ex fidanzata che è stata trovata morta nel bagagliaio dell’auto dell'assassino. "I carabinieri - ha spiegato il pm Giuseppe Amato che coordina l’inchiesta - hanno trovato le copie di alcune lettere indirizzate con raccomandata a due persone vicine alla vittima". Le lettere, datate 7 agosto e quindi due giorni prima del delitto, non erano state ancora consegnate.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la giovane estetista è stata prima strangolata e poi accoltellata. Il brutale omicidio va collocato nella notte fra venerdi e sabato scorso nell’auto dell'ex fidanzato che si era fermato in una stradina vicino al ristorante di Spiazzo Rendena. Qui la coppia aveva , infatti, cenato il venerdì sera. A questo punto sarà l’autopsia sul corpo della giovane donna a chiarire le cause esatte della morte e il numero delle coltellate. Subito dopo aver ammazzato la Bellucci, Ciccolini ha girovagato in auto con il cadavere della donna sistemato sul sedile anteriore. Ad un certo punto ha trascinato il corpo della fidanzata in un prato con l’intenzione di suicidarsi. Dopo aver rinunciato al suicidio, però, Ciccolini ha caricato nuovamente la vittima sul sedile anteriore e ripreso il viaggio dirigendosi verso Verona. Lungo la strada si è preoccupato di disfarsi del coltello usato per il delitto e dei cellulari (il proprio e quello della vittima) Arrivato alle porte della città scaligera, Ciccolini ha dormito in albergo. Il giorno dopo è, quindi, passato nello studio legale dove lavora e la sera ha dormito ancora in un albergo vicino a Verona. Un'altra notte l'ha passata in riva all'Adige. Poi, ieri mattina, è stato notato dai carabinieri mentre stava camminando lungo i Bastioni.

Per far luce sul brutale gesto gli inquirenti stanno studiando gli scritti di Ciccolini in cui si parla chiaramente di "rapporti conflittuali" con la ex fidanzata. "Le lettere - ha detto il magistrato - sono scritte con estrema lucidità". In un passaggio, Ciccolini evoca "l’omicidio morale" che sarebbe stato commesso dalla giovane donna nei suoi confronti. Poi l’avvocato accenna ad un secondo omicidio, senza indicare di che cosa stia parlando.

Secondo il pm Amato, potrebbe essere questo l’annuncio dell’intenzione di compiere il fatto di sangue. "Nelle lettere - ha detto Amato - ci sarebbero poi delle minacce rivolte all’ex fidanzata".

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