L'accusa è quasi sempre la stessa: vivi, ti vesti, ti comporti come una ragazza occidentale. Per questo una ragazza 16enne residente in provincia di Pavia veniva perseguitata e picchiata dalla famiglia. Oltre a insulti, percosse e minacce la giovane sarebbe anche stata frustata con il cavo del telefono.
Una storia di violenza in famiglia, comparsa sulla stampa locale al momento della condanna di madre, padre e fratello maggiore per maltrattamenti e lesioni. A febbraio dello scorso anno la ragazza si era confidata con un'educatrice, raccontando delle percosse subite almeno sin dall'estate precedente. Quindi si era convinta a denunciare tutto alla polizia.
I risultati dell'indagine scaturita da quella segnalazione contribuiscono a delineare un quadro inquietante: la 16enne veniva costretta a vivere reclusa dalla società, obbligata a mangiare da sola, le era vietato di uscire con gli amici ed era ricoperta di insulti per il proprio stile di vita emancipato. Per punire le trasgressioni la giovane di origini marocchine veniva addirittura pestata e frustata.
Ieri mattina il giudice per l'udienza preliminare ha emesso il proprio verdetto nei confronti dei familiari della giovane: un anno e sei mesi di reclusione per il padre e per il fratello, due anni di reclusione
per la madre. I due uomini potranno beneficiare della sospensione condizionale della pena mentre la donna, recidiva, dovrà andare in carcere: aveva un precedente per maltrattamenti nei confronti di un'altra figlia femmina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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