È finita in terapia intensiva per la puntura di una medusa. La vittima, una bagnante che si trovava sui faraglioni di Isola Ciclopi, vicino ad Aci Trezza (Catania), è venuta in contatto con una Caravella portoghese, una specie rarissima di sifonoforo (invertebrati marini ndr). La donna, che aveva già patologie pregresse, è stata ricoverata in ospedale riportando una forte cefalea, vomito, astenia, difficoltà respiratorie e un’importante aritmia cardiaca. "Sintomi così importanti e lesioni cutanee caratteristiche sulla schiena, sui glutei e sulle gambe lasciano immaginare che si tratti della puntura di una Caravella portoghese", ha spiegato Benedetta Stancanelli, primaria del Policlinico San Marco di Catania al Corriere.it.
La medusa killer
La Caravella portoghese - Physalia physalis la nomenclatura scientifica - non è una vera e proprio medusa anche se, per convenzione, viene definita tale. È classificata tra i sifonofori, un ordine di idrozoi che popola perlopiù gli oceani ed è particolarmente presente nelle acque che bagnano l'Australia. Essa forma una sorta di colonia galleggiante sorretta da una sacca di color azzuro, lunga all'incirca 15/20 centimetri, riempita di gas. Nella parte sottostante si dipanano dei tentacoli lunghi e sottili che, a contatto con la pelle, possono causare ustioni gravissime o provocare uno choc anafilattico. Chiaramente le conseguenze più gravi interessano in misura maggiore cardiopatici o persone particolarmente fragili.
La casistica sui decessi
La medusa killer - altrimenti nota con il nome di Caravella portoghese - è rarissima nel Mediterraneo. Quest'anno ci sono stati alcuni avvistamenti in Sicilia, Sardegna e nel mar ligure, verso la costa di Chiavari. La casistica sui decessi non è di certo allarmante - ci fu un caso mortale in Sardegna, dodici anni fa (2010) - ma pare che negli ultimi anni i sifonofori stiano proliferando anche nei nostri mari. Secondo Ferdinando Boero, professore di zoologia e antropologia presso l’Università di Napoli Federico II, "le meduse sono in aumento in tutto il mondo e nel Mediterraneo sono decuplicate in 15-20 anni", ha spiegato al Corriere. Tra le cause vi sarebbero "il riscaldamento dell’acqua dei mari e anche l’eccesso di pesca ne favorisce la proliferazione".
Cosa fare in caso di puntura
Per prima cosa: niente panico. Se si viene a contatto con una medusa "per alleviare il dolore non usare aceto, ammoniaca o alcol che aumentano l’irritazione provocata dalle tossine", è il consiglio di Stefano Piraino, professore di zoologia dell’Università del Salento.
Poi bisogna "bagnare la parte colpita con acqua di mare e applicare ghiaccio o un impacco freddo. Usare acqua e impacchi caldi solo con la Caravella portoghese. Con alterazioni del respiro o del battito cardiaco, recarsi al pronto soccorso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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