Il virologo "cancella" il bollettino: "Perché non ha più senso"

Il professore ordinario di Microbiologia e Virologia all'Università San Raffaele di Milano Massimo Clementi chiede di accelerare sulla campagna vaccinale

Il virologo "cancella" il bollettino: "Perché non ha più senso"

Il ragionamento è il seguente: il virus non si può eliminare, quindi si deve convivere con il Covid-19, come si fa con l’influenza e le altre malattie esantematiche. Il virologo Massimo Clementi, professore ordinario di Microbiologia e Virologia all'Università San Raffaele di Milano, non ha dubbi e conferma che bisogna tornare, sempre con la massima cautela, alla normalità. In altri Paesi si sta allentando la morsa delle restrizioni, come per esempio nel Singapore, dove verrà abolito il bollettino quotidiano sul Coronavirus. “Si tratta di una scelta in linea con ciò che sta facendo Boris Johnson in Gran Bretagna – ha dichiarato al quotidiano Il Giorno Clementi – il quale con i vaccini ha coperto un numero sufficiente di anziani e giovani. Noi non siamo lontani da questo obiettivo, ci stiamo arrivando: manca ancora l'ultimo miglio”.

In Italia bisognerebbe dare un’accelerata alla campagna vaccinale per gli over 60 e poi immunizzare i più giovani. “Bisogna spingere con i vaccini – ha continuato il virologo – ma contemporaneamente aprire ancora di più allo sport e allo svago, penso soprattutto alle discoteche”. Per Clementi non ha senso che si dia la possibilità di ritrovarsi numerosi alle mega feste sulle spiagge, mentre le sale da ballo sono costrette a restare chiuse. La ripresa delle attività, però, deve avvenire in maniera sicura, seguendo i protocolli vigenti. Sulla possibilità che anche l’Italia segua le orme di Singapore abolendo il report quotidiano sul Covid-19, il medico è netto. “Sì – ha affermato – quello che conta sono la pressione ospedaliera e l'andamento delle vaccinazioni. Giorno dopo giorno rincorrere un numero con molti difetti, quello dei contagi, è sbagliato”.

Clementi pensa possa essere sufficiente un report settimanale. Niente più psicosi, quindi, ma un graduale ritorno alla vita di sempre, con la consapevolezza che con il Coronavirus bisogna convivere a lungo. “La strada è quella giusta – ha spiegato il virologo – non vanno perse le regole. Anche l'Italia potrà arrivare a quelle politiche che ammettono la convivenza col virus: una parte minima della popolazione si infetterà, ma chi è più debole è stato protetto. L'importante è evitare che a settembre la riapertura delle scuole coincida con una ripresa forte delle infezioni”. Per ottenere risultati soddisfacenti Clementi pensa ad alcune premialità per chi si vaccina.

Nessun passo indietro, invece, per le mascherine. “Il dispositivo facciale – ha concluso – è diventato uno strumento a sé stante in questa pandemia. In molti contesti lo useremo anche in futuro”.

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