Olimpiadi, Jacobs carico a mille: "Ho vinto una volta, posso farlo di nuovo"

A quattro giorni dalla finale dei 100 metri di domenica sera, il campione azzurro sembra convinto di poter ripetere l'impresa di Tokyo e confermarsi il migliore al mondo, nonostante rivali di livello elevatissimo

Olimpiadi, Jacobs carico a mille: "Ho vinto una volta, posso farlo di nuovo"
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Alla finale dei 100 metri piani mancano ancora quattro giorni ma Marcell Jacobs sembra già entrato in modalità olimpica. Per celebrare al meglio i tre anni da quel 1 agosto 2021 nel quale entrò nell’empireo dello sport azzurro, il campione olimpico in carica appare in conferenza stampa a Casa Italia e si dice carico a mille in vista del debutto a Parigi. Ripetersi non sarà affatto semplice ma, almeno a sentire l’atleta di Desenzano, “come l’ho fatto una volta, posso farlo di nuovo”. Una dichiarazione bellicosa nei confronti dei tanti velocisti ansiosi di portargli via la corona di uomo più veloce al mondo.

“Per il podio bisogna fare almeno 9.85”

Il campione azzurro scenderà in pista allo Stade de France venerdì 3 agosto alle 11.45 per le batterie ma il lavoro dal punto di vista della preparazione mentale è già a buon punto. Marcell Jacobs è sicuro che il livello degli avversari sarà elevatissimo e che per riuscire a tornare sul podio sarà necessaria una prova maiuscola: Per andare sul podio come minimo devi correre sotto i 9''85. Bisogna cercare di fare meno errori possibili e focalizzarsi su se stessi”. Il velocista azzurro si è detto molto sereno ma sembra aver identificato il suo rivale principale per la vittoria: non lo statunitense Lyles, che gode i favori del pronostico ma il giamaicano Kishane Thompson: Lyles? Non lo vedo in pole position per vincere i 100 metri, anche perché non è quello che ha corso più veloce quest'anno, temo di più il giamaicano, mi spaventa di più rispetto a Lyles”.

Lyles 200m Trials 2024

A sentire Jacobs, il velocista americano arriverà forse troppo carico, visti i successi dello scorso mondiale e questo potrebbe essere un problema: “È campione del mondo nei 100, 200 e staffetta, arriva con un gran carico di energia ma questo non vuol dire che sia imbattibile”. Le indicazioni delle ultime settimane di allenamento, a sentire l’atleta azzurro, sembrano positive, tanto da indurre ad un cauto ottimismo: L'1% su cui lavorare? Lo abbiamo raggiunto, non ho mai corso così forte in frazioni di questi 100 metri per quello sono molto sereno, le sensazioni in allenamento sono veramente ottime. A Rieti la pista era perfetta per allenarsi ma non performante. L'obiettivo è correre quando ci sono le medaglie”.

“La pressione? Una spinta, non un peso”

Le date importanti, quelle segnate in rosso sul calendario di Marcell Jacobs, sono ben chiare: domenica 4 agosto alle 21.55 per la finale dei 100 metri piani e venerdì 9 agosto alle 19.45 per la finale della 4x100, due appuntamenti dove l’azzurro sarà chiamato all’impresa mai semplice di confermare il titolo olimpico. La prospettiva fa tremare i polsi a tantissimi ma, almeno a sentire l’atleta lombardo, non lo preoccupa: Tre anni fa ero una persona completamente diversa, arrivavo da outsider ed ero alla mia prima Olimpiade, oggi ci arrivo da campione olimpico e questo mi dà tanta autostima. Penso che come l'ho fatto una volta posso farlo di nuovo.

Jacobs Tokyo 2020 oro

Il 2024 di Jacobs è finora andato secondo i programmi del velocista, che sembra carico al punto giusto: “Avevo tre obiettivi quest’anno: stare in salute e lo sono, vincere gli europei e poi le olimpiadi, tocchiamo ferro”. Le sensazioni da quando è arrivato a Parigi sembrano quelle giuste ma la pressione non potrà che salire da qui alla finalissima di domenica.

La cosa non sembra sgomentarlo più di tanto: C'è pressione, tutti in primis me stesso, si aspettano tanto. Ma la sto usando come spinta e non come peso. Basterà per confermarsi campione olimpico? Lo scopriremo solo domenica sera.

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