Vittima di bullismo al liceo si vendica dopo 8 anni e perseguita le compagne

A 23 anni si è trasformata in una stalker e si è messa a perseguitare chi l'aveva offesa ed emarginata. È accaduto a Genova

Vittima di bullismo al liceo si vendica dopo 8 anni e perseguita le compagne

Sarà successo a tutti, almeno una volta nella vita, di prendere di mira un compagno o una compagna di classe, con la tribù, di emarginarla, magari insultarla, parlare male di lei. Sottovoce anche, ma non abbastanza da non farsi sentire. La storia di Irina è così, nome di fantasia scelto dalla questura di Genova. Lei è l'altra: l'emarginata. Negli anni dell'adolescenza in cui tutto ti segna, in cui tutto risuona in maniera diversa.

E così, dopo otto anni, ha deciso di vendicarsi e si è trasformata in una stalker professionista. A raccontare questa storia è stato il Corriere.it.

Ogni martedì Marta, sua ex compagna di classe, si presentava negli uffici della Polizia giudiziaria con la posta raccolta durante la settimana precedente. Le lettere anonime venivano spedite a suoi amici di Facebook che magari non si conoscevano tra loro, non arrivavano direttamente a lei. O al suo fidanzato milanese, definito "froscio" perchè stava con lei. Gli insulti erano semplici e volgari. Ogni lettera era preceduta da una telefonata anonima a casa del destinatario preso di mira, per accertarsi della reale identità della persona che poi l'avrebbe ricevuta ,con fotomontaggi e insulti diretti a Marta e in seguito alle sue amiche del liceo classico D’Oria, una istituzione della Genova borghese.

Attraverso i tabulati telefonici, gli investigatori hanno scoperto che alcune chiamate erano partite dal numero privato di una casa dove abitano tre sorelle. La più grande aveva 23 anni, come le vittime delle molestie postali. Da lì il passo è stato breve per individuare Irina. Nella sua stanza è stato trovato di tutto. Fotomontaggi e lettere ben catalogati, con gli appunti dell'attività già svolta sull'agenda.

"Perchè vi comportavate male con lei?", alla domanda degli investigatori Marta ha risposto: "Emanava un cattivo odore, si truccava in maniera strana, stava sempre da sola". Lei e le altre compagne di liceo sono tutte all'università. Irina non esce mai da casa.

Quando gli agenti hanno bussato alla sua stanza, credeva fossero arrivati per aiutarla. "So perché siete qui. Ho anche fatto una denuncia tanto tempo fa. Sono vittima del bullismo, mi hanno perseguitata al liceo".

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