"Io oggi voterei Casapound". È il cartello apparso oggi a Molfetta sul busto di Giuseppe Di Vittorio, tra gli esponenti più autorevoli del sindacato italiano, padre costituente ed ex segretario Cgil.
"Non un semplice atto vandalico", denuncia Gigia Bucci, segretario generale della Cgil di Bari, "Ma un gesto che offende la memoria di Giuseppe Di Vittorio e assieme la stessa storia di questa terra, fatta da quegli uomini e quelle donne più umili che grazie alle lotte e all'esempio di Di Vittorio si sono emancipate dalla povertà e hanno conquistato diritti e dignità nel lavoro. Un gesto a nostro avviso grave perché nella scritta si inneggia a un aggregato dichiaratamente neofascista, in un periodo in cui forze che si richiamano al ventennio hanno impunemente rialzato la testa.
Motivo per cui la Cgil,assieme a Anpi, Arci, Libera e altre associazioni e partiti, ha lanciato una petizione "Mai più fascismi" per chiedere allo Stato di dichiarare fuori legge queste formazioni".Lo scorso 3 novembre, il segretario generale Susanna Camusso aveva reso omaggio al busto in occasione del 60esimo della scomparsa del beniamino dei contadini pugliese.
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