Da 40 anni dorme sul pianerottolo di un condominio dove prima c'era il suo appartamento, non accetta aiuto da nessuno, vuole solo star lì.
La storia va avanti da quasi mezzo secolo. Nel quartiere Triante di Monza, un donna, Giuseppina, di 79 anni, ogni sera dorme al sesto piano di uno stabile. L'anziana signora porta con sé solo una borsa con dentro un paio di coperte, un cuscino e alcuni oggetti per lavarsi. Trascorsa la notte, Giuseppina, si alza, esce con i più mattinieri e va in biblioteca a leggere. Non ha mai dato fastidio nessuno, tutti la conoscono, ma da qualche tempo, nel condominio, sono arrivate nuove famiglie che protestano perché non la vogliono.
Giuseppina si era trasferita a Monza da bambina. Assieme ai genitori e alla sorella si era sistemata in un grande appartamento all’ultimo piano di un vecchio edificio in via Melette di Gallio 1. Dopo la morte dei genitori e il matrimonio della sorella, l’appartamento venne messo in vendita perché per la donna sarebbe stato troppo grande. I soldi ricavati e i tentativi dei familiari di darle una nuova sistemazioni sono stati inutili perché Giuseppina non è mai voluta andare via da quell'appartamento. Ogni sera, infatti, da oltre 40 anni, torna a dormire sul pianerottolo davanti alla porta del "suo" appartamento.
Lei citofona e sono gli stessi inquilini ad aprirle. Sono persone con cui è cresciuta e la conoscono bene. Giuseppina non ha alcun tipo di problema mentale o psichico; più volte gli assistenti sociali sono intervenuti, ma l'hanno subito lasciata andare perché "è lucida". La donna è così tanto legata a quella casa e ai ricordi custoditi lì dentro che non riesce ad andarsene. I suoi vecchi vicini non hanno problemi con lei, ma i nuovi residenti fanno fatica ad accettarla. C'è chi teme possa stare male, ma c'è anche chi ha paura che la sua presenza possa svalutare l'immobile.
La polizia è intervenuta spesso, ma spiegano che questo modo di vivere dell'anziana signora è una scelta personale. "Lì vicino abita la sorella sposata con figli. I rapporti fra loro sono normali e anche sotto il profilo economico non risultano problemi. Semplicemente, lei vuole dormire in quello stabile" - ha raccontato un agente. Ma qualche giorno fa, Giuseppina è stata denunciata. "Si potrebbe configurare il reato di violazione di domicilio - ha spiegato la polizia - , ma in fin dei conti sono gli stessi inquilini ad aprirle la porta". La donna viene descritta da tutti come una persona riservata, molto dolce che non dà confidenza a nessuno. "A volte è un po’ malandata, talvolta parla da sola, ma non ha mai dato fastidio a nessuno. Ogni tanto mentre cammina fa una cosa strana: se gira un angolo, lascia dello spazio fra sé e il muro, come se ci fosse qualcuno ancora con lei" - ha dichiarato il gestore del bar vicino al condominio di Giuseppina.
Il vice-sindaco ha preso a cuore questo fatto: "Durante l'inverno l’abbiamo convinta a trascorrere qualche notte nel centro di accoglienza per i senza tetto, ma non accetta altro, non possiamo obbligarla" .
La situazione però si è fatta delicata, le proteste sono sempre più frequenti e potrebbero essere prese delle decisioni serie in merito alla routine della donna. Il vice-sindaco domani incontrerà gli altri condomini e cercherà di trovare una soluzione.
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