Alcuni uccelli selvatici sono stati trovati morti nell'area del tiro a segno di Talzano, una frazione di Arezzo. A provocarne la morte sarebbe stato il "virus Usutu", confermato pochi giorni fa dalle analisi eseguite sulle carcasse degli animali dall’Istituto Zooprofilattico di Roma. L'azienda sanitaria sta effettuando una serie verifiche ed è in stretto contatto con il Comune toscano per prendere eventuali misure volte a contrastare nuovi contagi.
Di cosa si tratta, innanzitutto? Il virus arriva dall'Africa ed è simile al "West Nile", che sta conoscendo un certo incremento di casi a livello nazionale nelle ultime settimane. A trasmettere l'infezione anche in questo caso è la puntura di zanzara, ma l'Usutu è meno contagiosa della febbre West Nile e riguarda soprattutto le specie aviarie. Secondo il Ministero della Salute è stato osservato per la prima volta in Europa nel 1996, con la sua comparsa che ha determinato mortalità significativa tra le popolazioni di merli in Italia e, successivamente, in altri Paesi europei. Può passare dalle popolazioni aviarie ai mammiferi, esseri umani inclusi, attraverso i cosiddetti "vettori ponte", ovvero zanzare che compiono il pasto sia sugli uccelli che sui mammiferi.
Qualche giorno fa è stata contagiata una persona in Piemonte: la malattia si manifesta attraverso febbre leggera, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei, mentre nei casi più gravi si aggiungono debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore e convulsioni. "Si tratta di un'infezione aviaria di origine africana estremamente rara negli esseri umani, che prende il nome da un fiume dello Swaziland, in Africa meridionale, e viene trasmesso all'uomo esclusivamente tramite la puntura della zanzara Culex. Analogamente alla febbre da West Nile (West Nile fever) - si legge in una nota pubblicata dall'Asl Toscana Sud Est - l'agente causale è un Flavivirus patogeno per gli uccelli. I due virus differiscono per la frequenza con cui si registrano casi di mortalità negli uccelli e per il minore impatto sulla sanità pubblica del virus Usutu rispetto a quello della West Nile fever. Nell'uomo, infatti, le infezioni da Usutu Virus (Usuv) di cui si hanno notizie sono rarissime.
L’azienda Asl si è immediatamente attivata informando il Comune di Arezzo sulle eventuali azioni da intraprendere in questi casi". Le probabilità di contagio restano quindi decisamente basse, se non altro. Ma l'attenzione resta alta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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