Pasqua Vini, innovazione e mecenatismo

La cantina veronese, che nel 2025 festeggerà un secolo, esibisce numeri in grande crescita, soprattutto nella linea premium, e continua a sostenere l’arte contemporanea, per la prima volta anche fuori dall’Italia con la mostra “Metamporhosis”, che dal 26 maggio sarà nell’iconica Saatchi Gallery di Londra

Riccardo, Umberto e Alessandro Pasqua
Riccardo, Umberto e Alessandro Pasqua
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Continua a crescere per quantità e qualità Pasqua Vini, importante realtà produttiva della Valpolicella, che ha chiuso il 2023 a quota 60,9 milioni di euro di fatturato, con 12,8 milioni di bottiglie vendute e soprattutto un rafforzamento della linea premium, che tocca il 52 per cento del fatturato, contribuendo anche all’aumento del prezzo medio. Numeri che fanno ben sperare anche per il 2024, visto che la chiusura del bilancio del primo bimestre registra un aumento del giro d’affari del 7,2 per cento. Nell’anno in corso si prospetta per Pasqua Vini una crescita complessiva sul mercato dei vini veronesi, rossi e rosé, e una tenuta sostanziale dei prezzi medi.

La cantina veronese, che l’anno prossimo festeggerà i cento anni, cresce in Italia (+15 per cento sul fatturato generale) ma continua ad avere nell’export il suo punto forte, con una quota dell’87,6 per cento del fatturato, soprattutto in Europa (45,8 per cento dell’export) mentre segnano il passo le Americhe (31,29 e l’Asia (10,7). Ma sono comunque dati che inducono al sorriso, soprattutto considerando che il 2023 è stato un anno instabile per l’industria vinicola mondiale, che secondo l’Oemv, l’Osservatorio spagnolo del mercato del vino, ha visto perdere a livello globale 768 milioni di litri e 802 milioni di euro tra settembre 2022 e settembre 2023. “L’inflazione e la ricerca di uno stile di vita più attento – è l’analisi di Riccardo Pasqua, amministratore delegato di Pasqua Vini - hanno condizionato i consumi del vino sia in casa che lontano da casa, ma la ricerca della qualità resta la discriminante che incide sulle modalità di acquisto: il consumatore finale continua a premiare le aziende capaci di innovare la produzione pur mantenendo un forte radicamento al proprio terroir, valori che rappresentano il nostro heritage. Nonostante il 2023 sia stato un anno complicato per il mercato globale del vino, continuiamo a credere nelle potenzialità del settore enologico italiano e lo vogliamo dimostrare anche attraverso gli investimenti nella crescita del nostro brand”. Una visione lungimirante che ha indotto la giuria del 24° Annual Wine Stars Awards di Wine Enthusiast a conferire alla cantina veronese il premio “innovator of the Year”.

I dati sono stati resi noti a Londra, in una conferenza stampa alla prestigiosa Saatchi Gallery dove dal 26 maggio al 28 luglio si terrà "Metamorphosis: Innovation in Eco Photography&Film", una mostra di artisti impegnati su temi ambientali e di sostenibilità che Pasqua Vini ha deciso di sostenere, estendendo per la prima volta il proprio mecenatismo nei confronti del mondo dell’arte contemporanea fuori dai confini nazionali. Pasqua Vini negli ultimi sei anni ha supportato molti talenti emergenti dell’arte contemporanea, in particolare digitale, collaborazione dalla quale sono nate esperienze di alto valore simbolico come l'installazione Luna Somnium, commissionata da Pasqua Vini a fuse* in occasione dell’ultima edizione di Vinitaly e SUPERFLUO, realizzata da NONE Collective ed esposta durante ArtVerona nel 2023.

Metamorphosis presenterà i lavori di quattro artisti, la cui tecnica evidenzia come sperimentazione, innovazione dei processi e superamento dei propri limiti possano aumentare la consapevolezza sull’impatto ambientale. Si tratta di Almudena Romero, Hannah Fletcher, Edd Carr e Scott Hunter, tutti selezionati in base ai loro approcci innovativi e non convenzionali e ai primi riconoscimenti come artisti emergenti ricevuti dalla critica. “Ognuno degli artisti scelti – spiega Riccardo Pasqua - incarna i valori in cui crediamo: attraverso la sperimentazione e la tensione a sfidare il convenzionale è possibile innescare i processi di innovazione. Sostenere questa mostra sottolinea ancora una volta il nostro impegno intergenerazionale a favore dell’innovazione, della creatività e degli approcci non convenzionali.

Siamo convinti che l’innovazione nasca anche dalla conoscenza profonda di storia e tradizione. Crediamo che la creatività debba essere coltivata con amore e cura, proprio come la terra. Crediamo che il futuro si costruisca soprattutto innovando e non potremmo essere più felici di questa collaborazione”.

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