Boris Johnson e la nostalgia di Downing Street: cerca di portarsi a casa il portone d'ingresso

30mila sterline per avere la "replica" del portone del numero 10 di Downing Street apparso su "The Crown", è la cifra che avrebbe sborsato l'ex primo ministro Boris Johnson. E l'Inghilterra si aspetta un suo "ritorno"

Boris Johnson e la nostalgia di Downing Street: cerca di portarsi a casa il portone d'ingresso
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"Nostalgia cagnaglia", cantava Al Bano, quel sentimento profondo che ti fa sentire la mancanza di qualcuno o qualcosa. Nessuno ne è immune, neanche l'ex premier britannico Boris Johnson, che sta cercando di portarsi a casa l'iconico portone del numero 10 di Downing Street, offrendo la cifra di 30mila sterline, circa 35mila euro.

L'asta a cui ha partecipato

Ovviamente non si tratta dell'originale portone, che è ancora saldo al suo posto, ma di una replica che è stata messa all'asta a Londra da Bonhams assieme a tutta una serie di arredi e costumi utilizzati per la serie tv The Crown. Forse nostalgico dei tempi in cui quel portone rappresentava un po' l'emblema del suo potere, l'ex primo ministro inglese, che ora vive nell’Oxfordshire assieme alla moglie Carrie e ai tre figli di 3 anni, 2 anni e 6 mesi in una villa valutata 4 milioni di euro, per la replica del portone avrebbe offerto 35 mila euro.

Il risultato dell’asta di Bonhams sarà comunicato il 7 febbraio, ma intanto gli organizzatori della vendita e tutte l'inghilterra, come riporta il The Sun, scherza sulla nostalgia di Boris e si chiede dove potrebbe posizionare il portone che viene venduto insieme ad un lampione di ferro battuto. Scattate anche le scommesse, come da tradizione britannica, ma sarebbe molto improbabile che andasse a sostituire la porta d'ingresso della sua attuale villa. Si pensa invece che possa essere posizionata nel suo studio privato, una sorta di "ricordino" come quelli presenti in molte scrivanie, solo a grandezza naturale.

Non "esclude il ritorno"

Citando anche il grande Franco Califano che sulla sua lapide ha voluto incisa la frase: "Non escludo il ritorno", probabilmente non lo fa neanche Johnson. La carica da primo ministro si era conclusa nel 2022, ma ad ottobre dello stesso anno, dopo le dimissioni di Liz Truss in carica solo 45 giorni, aveva provato a riprendersi la leadership del partito e del governo, salvo poi ritirarsi all’ultimo minuto dalla corsa e lasciare il campo a Rishi Sunak l'attuale "prime Minister".

Da allora però non è stato con le mani in mano, anzi il suo patrimonio è lievitato grazie alle numerose conferenze e anche alla sua rubrica fissa sulle pagine del Daily Mail oltre ad aver firmato un contratto con GBNews. Ma quel pensiero fisso al premierato continua a girargli per la testa visto che la sua fine politica è stata interrotta molto bruscamente e sono molti i nostalgici della sua guida.

Per questo

non è escluso che tenti la rivincita e una nuova scalata. Un po' come fosse un Donald Trump britannico in corsa per le prossime presidenziali americane, a cui oltre agli intenti a ben guardare somiglia anche per la capigliatura.

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