Il nome di Akira Toriyama è legato indissolubilmente a quello della sua creazione artistica più famosa: la serie di manga Dragon Ball, lanciata nel 1984 è diventata, nel corso degli anni, un fenomeno mondiale, da cui sono derivati adattamenti televisivi e cinematografici, nonché molteplici videogiochi. Il cartone animato, o meglio anime, è andato originariamente in onda dall'89 al '96, e quasi 25 anni dopo è ancora altrettanto popolare. La saga di Toriyama ha contribuito a definire gli anni '90 ma, soprattutto, in quel periodo fu l'unica in grado di rompere lo stigma dell'animazione giapponese, all'epoca percepita come un prodotto di nicchia.
Il successo di Dragon Ball
Il risultato, oggi, è che ci sono persone che non guardano gli anime ma che conoscono, e addirittura apprezzano, la saga di Goku e compagni. L'aspetto più curioso è che la saga plasmata dal genio di Toriyama, la stessa che ha sostanzialmente definito un'intera generazione, non mostra segni di cedimento. Al contrario, tra nuove serie, speciali televisivi e videogiochi, Dragon Ball sta dimostrando di rinnovarsi continuamente attirando nuovi appassionati. In un ciclo che si preannuncia infinito.
Da dove nasce il successo di questa serie? Innanzitutto la struttura narrativa dell'opera è semplice e risulta accessibile a tutti, anche a chi non ama gli anime. Fin dal primo momento, ci viene presentato un personaggio molto carismatico, Goku, dotato di particolari abilità e sostanzialmente proveniente da un altro pianeta. La serie segue quindi le avventure di questo protagonista, tra un incontro di arti marziali e l'altro, accompagnandolo dall'infanzia all'età adulta nella ricerca di sette sfere magiche – le cosiddette Sette Sfere del Drago – in grado di evocare un drago capace di esaudire un desiderio una volta riunite.
Una serie leggendaria
Altro punto di forza: se all'inizio gli episodi di Dragon Ball possono apparire un po' infantili, lo stesso non può dirsi per quelli di Dragon Ball Z, la seconda serie, dove incontreremo Goku in versione adulta. Detto altrimenti, a differenza di quanto accade con la maggior parte dei cartoon, nei quali i primi episodi sono considerati i migliori, nel nostro caso avviene l'esatto contrario, con la trama che avanza e si arricchisce di temi e spunti di riflessioni più profondi.
E ancora: i personaggi crescono, migliorano le loro abilità, si trasformano. Di pari passo appaiono nemici sempre più potenti e malvagi. Dragon Ball Z, ad esempio, è pieno di combattenti superpotenti che sono in grado di elevare la loro forza a livelli attraverso trasformazioni ormai diventate iconiche. In particolare, le trasformazioni in Super Saiyan di alcuni personaggi in sono praticamente diventate sinonimo della serie.
Il manga è stato adattato in tre serie anime prodotte da Toei Animation: Dragon Ball, Dragon Ball Z e Dragon Ball Super. La Toei ha realizzato anche 21 film cinematografici e tre special televisivi, oltre al sequel Dragon Ball GT e al citato midquel Dragon Ball Super. Dal 2009 al 2015 è stato trasmesso Dragon Ball Kai, una versione rivisitata e corretta di Dragon Ball Z. L'anime è stato doppiato in numerose lingue, mentre le action figure dei personaggi sono diventate un punto fermo dei negozi di giocattoli di tutto il mondo.
In un'intervista del 2013 rilasciata al quotidiano giapponese Asahi, Toriyama spiegava di "non avere idea" di come Dragon Ball fosse diventato così popolare.
Descriveva la serie come un miracolo, "dato che ha aiutato qualcuno come me che ha personalità contorte e difficili a fare un lavoro dignitoso e ad essere accettato dalla società". "Quando disegnavo la serie, tutto ciò che volevo ottenere era compiacere i ragazzi in Giappone", aveva dichiarato lo stesso Toiryama. A quanto pare, la sua missione è riuscita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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