Morta la mamma di Eminem. Una vita di conflitti con il figlio "ribelle"

Morta per le complicazioni di un tumore al polmone, Debbie Nelson, madre del famoso rapper americano, aveva 69 anni

A sinistra il rapper Eminem, a destra la madre Debbie Nelson, scomparsa il 2 dicembre a seguito delle complicanze di un tumore al polmone
A sinistra il rapper Eminem, a destra la madre Debbie Nelson, scomparsa il 2 dicembre a seguito delle complicanze di un tumore al polmone
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Se n'è andata a soli 69 anni, Debbie Nelson, madre del famoso rapper americano Eminem, a causa di alcune complicazioni dovute al tumore ai polmoni di cui la donna soffriva da tempo. A dare la notizia il magazine People, confermando la scomparsa nella serata del 2 dicembre all'ospedale a St. Joseph, in Missouri.

La malattia e la vita difficile

Le notizie sulla malattia che ha poi portato la Nelson alla morte, erano state tenute nel più stretto riserbo e soltanto a settembre di quest'anno la voce aveva iniziato a circolare, anche se il rapper, che aveva anche supportato l'elezione del presidente Biden non ne aveva mai dato conferma.

Quella della Nelson è stata una vita molto complicata. Nata nel 1955 in una base militare in Kansas, nella sua autobiografia del 2008, My Son Marshall, My Son Eminem, aveva raccontato di un'infanzia complicata in una: "famiglia numerosa e disfunzionale”. I genitori si separarono prima che lei compisse 10 anni, costringendola poi a farsi carico della famiglia essendo la maggiore di cinque figli.

Il matrimonio e il difficile rapporto con il figlio

A soli 16 anni sposò Marshall Bruce Mathers Jr., padre di Eminem, e due anni dopo, nel 1972 diede alla luce il primo figlio, futura star bianca del rap, considerato all'epoca in America, esclusiva della popolazione di colore. Probabilmente vista la giovane età il rapporto tra madre e figlio fu da sempre molto complicato; tanto che nel 2002 Eminem scrisse una canzone Cleanin' Out My Closet, in cui la criticava così aspramente da spingerla a citarlo in giudizio per diffamazione chiedendogli 11 milioni di dollari di risarcimento.

Nel 2008 però la donna durante un'intervista spiegò che il suo più grande desiderio era quello di potersi riconciliare con il figlio: "C'è speranza per tutti” dichiarò davanti alle telecamere del programa The Village Voice, aggiungendo: "Si tratta semplicemente di mettere da parte l'orgoglio. È come un assegno incassato. È passato, è fatto. Devi andare avanti”.

Il "passo avanti" di Eminem

Quella dichiarazione non sortì l'effetto sperato, vista poi la successiva causa, ma quando nel 2013 Eminem pubblicò la canzone Headlights, molti fan interpretarono il brano come una sorta di riconciliazione con la madre. "Mi dispiace di non aver avuto la possibilità di ringraziarti per essere stata mia madre e mio padre, quindi mamma per favore accetta questo come un tributo che ho scritto su questo jet”.

Negli ultimi anni la donna aveva sostenuto i successi del figlio da lontano, quando ad esempio nel 2022, Eminem fu inserito nella Rock and Roll Hall of Fame, lei gli inviò un messaggio via social con un video. "Marshall, voglio dirti che non potevo lasciar passare questo giorno senza congratularmi per il tuo arrivo nella Hall of Fame.

Ti amo moltissimo. Sapevo che ce l'avresti fatta. È stato un lungo viaggio ma sono davvero orgogliosa di te". La donna oltre a Marshal (il vero nome del rapper) lascia un altro figlio, Nathan Mathers.

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