"Accoppiarsi con le persone basse salva il pianeta": l'ultima follia degli eco-chic

La tesi è contenuta in un editoriale del New York Times della scrittrice Mara Altman: "Quando ti accoppi con persone più basse, stai potenzialmente salvando il pianeta"

"Accoppiarsi con le persone basse salva il pianeta": l'ultima follia degli eco-chic

Che fine ha fatto il New York Times, il quotidiano più autorevole al mondo? Da quando ha sposato le battaglie degli ultra-progressisti e del catastrofismo ambientalista, non è più lo stesso. Spesso e volentieri tra le pagine interne si trovano sparate a dir poco grottesche, che sfiorano il ridicolo. L'ultima follia è stata pubblicata nei giorni scorsi tra le "Opinion", sul sito web della testata. La tesi di fondo è che le persone basse sono più adatte a quest'epoca di cambiamenti climatici e per salvare il pianeta è meglio accoppiarsi con le persone più basse. L'autrice dell'articolo è la scrittrice Mara Altman e il titolo del pezzo è "Non c'è mai stato un momento migliore di questo per essere bassi". Altman ricorda come i pregiudizi contro le persone basse siano duri a morire, riportando anche alcune esperienze personali e vissute in prima persona. "Essere alti è una fantasia di superiorità ampiamente diffusa che oggi non ha più senso" spiega. "Aveva senso adulare l'altezza quando facilitava la sopravvivenza. Secoli fa, quando la necessità di difendersi si presentava quotidianamente, se non ogni ora, le persone alte potevano proteggere più facilmente le loro famiglie".

La follia sul New York Times: "Meglio sposarsi con persone basse"

La scrittrice ricorda inoltre come sempre più persone spendano fino a 150.000 dollari per sottoporsi a "strazianti interventi chirurgici di allungamento degli arti" e molti genitori danno ai loro bambini sani "trattamenti con l'ormone della crescita con effetti collaterali sconosciuti. Lo so perché ero uno di quei bambini. Da preadolescente mi sono iniettato Humatrope nelle cosce per tre anni e mezzo, per volere dei miei genitori, che temevano che sarei rimasta isolata perché ero bassa". Fin qui, nulla da dire: i pregiudizi contro le persone basse esistono e sono ovviamente sbagliati. Non serviva un articolo del New York Times per ricordarcelo. Il "problema", tuttavia, arriva dopo. Altman sostiene che le persone basse sono anche "ambientaliste intrinseche, il che è più cruciale che mai in questo mondo di otto miliardi". Thomas Samaras, che studia l'altezza da 40 anni ed è conosciuto nei circoli ristretti come il padrino di Shrink Think, una filosofia che le persone basse "superiori", ha calcolato che se mantenessimo le nostre proporzioni ma fossimo solo il 10% più bassi in America da soli, risparmieremmo 87 milioni di tonnellate di cibo all'anno.

L'ultima scemenza eco-chic

La tesi della scrittrice americana è intrisa di ambientalismo radicale e catastrofismo climatico, oltre che di un certo darwinismo sociale. "Quando ti accoppi con persone più basse, stai potenzialmente salvando il pianeta riducendo i bisogni delle generazioni successive" afferma, sottolineando che "abbassare l'età minima" è un passo "verso un pianeta più verde". Folle e grottesco. Ma le persone basse sarebbero anche più intelligenti di quelle alte, mediamente. Nell'articolo si cita Nancy Blaker, una ricercatrice olandese che sostiene come gli uomini bassi, contrariamente agli stereotipi prevalenti, possono compensare la loro statura modesta sviluppando attributi positivi. "Non si tratta di essere aggressivi e cattivi", ha detto, "gli uomini bassi si comportano in modi strategici intelligenti".

Va bene riabilitare le persone di bassa statura, ma così diventa a dir poco "offensivo" verso quelle più alte. Ma forse è una di quelle "minoranze" che risultano essere poco interessanti per gli ultra-progressisti del Nyt e dintorni.

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