Montecarlo, ecco MareTerra, l'eco isola dei super ricchi: "Ville da 120mila euro al metro"

Inaugurata dal principe Alberto di Monaco l'estensione del territorio monegasco, che si è "allargato" di un 3% verso il mare. Un progetto colossale fatto di 10 mega ville, 110 appartamenti e un ettaro di parco. Il tutto a prezzi stellari

Montecarlo, ecco MareTerra, l'eco isola dei super ricchi: "Ville da 120mila euro al metro"
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Conti da rifare sull'estensione territoriale del Principato di Monaco, visto che oggi in pompa magna è stato inaugurato dal principe Alberto sua moglie Charlène e i gemelli Gabriella e l’erede maschio Jacques, l'estensione del territorio monegasco.

Un po' come Dubai

"Una conquista pacifica in un mondo inquieto e instabile: un progetto che dimostra che per uno Stato è possibile ampliare il suo territorio del 3% con la forza degli ingegneri, degli architetti, e non con la guerra", parole "sagge" pronunciate dal principe durante l'inaugurazione che ha visto aumentare il suo territorio grazie al mare.

Dieci anni di lavori

A guardarlo oggi può sembrare qualcosa di geniale ma anche già visto, ma andando indietro all'inizio dei lavori, ben 10 anni fa, tutto il progetto, seguito personalmente sin dall'inizio dal principe, è stato una visione futuristica. Qualcosa però che appartiene al dna di famiglia, proprio come ha ricordato il Alberto durante il discorso inaugurale. La primna estensione di Monaco, avvenne grazie al suo avo Alberto I e a seguire grazie a suo padre Ranieri III che inaugurò Foontvieille II nel 1973 .

L'Operazione "Mare Terra"

Nonostante il passato è però quella del principe Alberto l'estensione più importante di land reclamation in Europa, che ha regalato al Principato 6 ettari sul mare costati circa 2 miliardi di euro per realizzare ville vendute a 120 mila euro al metro quadro. Niente male davvero visto che la corsa per accaparrarsi queste case è già partita da tempo, con grande soddisfazione della tesoreria dello Stato monegasco.

Un eco-quartiere

Sensibilissimo, come Re Carlo, alla conservazione dell'ambiente, l'esclusivo quartiere "strappato" al mare può essere considerato a tutti gli effetti un "eco-quartiere". Prima di porre la prima pietra è stata messa in salvo la Poseidonia marina (una pianta acquatica) nei fondali e il riscaldamento e il raffreddamento delle case avviene tramite un sistema geotermico ad acqua di mare. Inoltre tutte le ville sono dotate di pannelli solari e hanno una marina attrezzata anche per barche elettriche. Insomma un super progetto green certificato da Breeam, BiodiverCity e da EcoCert.

Il gioiello di Renzo Piano

Il progetto è stato curato da un'eccellenza di casa nostra, l'architetto Renzo Piano: "Tante volte il principe è venuto a Genova per parlarmi di questo progetto - ha raccontato l'architetto in un'intervista del Corriere - ed io sono molto soddisfatto di vedere 'Le Renzo' (il nome del quartiere costruito) che oggi si staglia nel cielo, vola, leggero sulle onde. Quel che volevo". Il principe ha invece spiegato la scelta di Piano come architetto, che l'avrebbe conquistato per: "L'uso che fa della luce, e la luce per un Paese sul mare è tutto".

Le altre "eccellenze"

Al fianco di Piano ha lavorato anche l'architetto Denis Valode che ha pensato il disegno complessivo dell’estensione in mare, ma anche nomi altisonanti come Stefano Boeri, Tadao Ando, Lord Norman Foster e il paesaggista Michel Desvignes, che del progetto racconta: "L’idea alla base del mio pensiero architettonico per MareTerra è stata di assecondare con la forma della penisola la natura con il suo snodarsi a onda, e di riprodurre con una collina le asperità di Monaco. Bene, la costruzione di Piano che sembra un veliero sulle onde riconnette il progetto al mare. E’ il bello di lavorare fianco a fianco con colleghi tutti dalla forte personalità".

I vip presenti

Tanti i volti noti, i nobili e le eccellenze invitate all'inaugurazione, tra cui anche chi, pur ammirando il grande progetto, ha fatto un passo indietro. Proprio come Michel di Jugoslavia, figlio di Maria Pia di Savoia che sempre al Corriere ha raccontato: "Io non ho comprato su MareTerra, troppo caro però è un’opera straordinaria". Ma quella del prezzo non è stato un caso, ma anche una scelta, perché in molti hanno comprato case o appartamenti non per abitarci, piuttosto come investimento.

La costruzione guidata dalla società Anse du Portier, ha ad esempio investito una decina di famiglie finanziatrici che già sulla carta hanno triplicato i soldi spesi e lo Stato monegasco, le cui entrate arrivano dall'Iva Immobiliare (Vat) ancor prima dell'inaugurazione aveva già incassato 550 milioni di euro.

Come è fatta MareTerra

Il nome è stato scelto dal principe e questo 3% di territorio in più, poggia su 18 cassoni prefabbricati a Marsiglia che hanno formato la base e le fondamenta su cui poi sono state costruite 10 ville e 110 appartamenti che hanno formato i quartieri di "Le Renzo" e della "Nuova Marina".

Grande soddisfazione anche da parte del ministro dell'ambiente e dell'urbanizzazione Céline Caron-Dagioni: "Quello di Mare Terra è stato un progetto di

urbanizzazione necessario visto che Monaco continua a crescere ma è costretta ai suoi confini dal mare. Ma è un piano soppesato con attenzione da un comitato scientifico che ha messo in salvo il patrimonio sottomarino".

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