Uno studio rivela la curiosa vita sessuale dei pipistrelli

Una ricerca ha scoperto la modalità di riproduzione dei pipistrelli. Questo potrebbe essere fondamentale per la salvaguardia delle specie a rischio, ma anche per spiegare l'infertilità umana

Uno studio rivela la curiosa vita sessuale dei pipistrelli
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I pipistrelli sono in assoluto gli animali più strani e curiosi tra i mammiferi. Protagonisti, forse immeritatamente, di essere pericolosi portatori di virus letali, in realtà in natura sono fondamentali. Ora una recente ricerca, potrebbe "riabilitarli" dimostrando che sono gli unici esemplari ad avere una particolarità per la riproduzione.

Lo studio

Alcuni ricercatori hanno scoperto che hanno una caratteristica unica che li distinguerebbe da qualsiasi altra specie vivente. Il pipistrello Serotino potrebbe essere il primo mammifero ad accoppiarsi senza ricorrere alla penetrazione. Conosciuto anche come Eptesicus serotinus, si accoppierebbe soltanto avvicinando i genitali all'organo sessuale femminile. Lo studio pubblicato dalla rivista Current Biology rivela che il pipistrello maschio userebbe il pene solo come una sorta di braccio per spostare la membrana protettiva dell'organo genitale della femmina.

"Una ricerca complicata - seppur nella sua divertente accezione- dovuta alla natura notturna dei pipistrelli", spiega Nicolas Fasel, un biologo dell'Università di Losanna in Svizzera. "La maggior parte delle volte siamo stati ore a riprenderli mentre erano attaccati ad un muro, senza avere la possibilità di vedere cosa stava succedendo davanti".

Per riuscire nell'"impresa", gli studiosi hanno istallato 18 videocamere in una chiesa dei Paesi Bassi che ospitava una colonia di pipistrelli serotini, registrando per lunghi periodi. Grazie poi ad un lavoro certosino sono riuscita ad analizzare nel dettaglio 93 eventi di accoppiamento. Altri 4 video, sempre registrati della stessa specie, sono invece arrivati da un centro di salvataggio e riabilitazione di pipistrelli in Ucraina.

"Guardando attentamente i video, si nota in maniera inconfutabile, che non c'è penetrazione" ha spiegato Fasel. I filmati hanno mostrato che metà degli episodi di accoppiamento registrati, sono durati meno di 53 minuti, mentre in un’occasione una coppia di pipistrelli è rimasta insieme in un abbraccio copulativo per più di 12 ore. Il comportamento è simile al “bacio cloacale”, un modo di accoppiamento utilizzato da molti uccelli.

Il perché della ricerca

Quello che Fasel e i suoi colleghi hanno osservato nei video potrebbe risolvere un enigma di vecchia data, sulla biologia riproduttiva di questa specie di pipistrello e di altri della stessa famiglia. Le informazioni sul comportamento di accoppiamento dei pipistrelli potrebbero aiutare gli sforzi volti a trovare un modo per inseminare artificialmente le altre specie in via di estinzione.

La morfologia dei pipistrelli

L'accoppiamento solo con il "contatto" è dovuto ad una particolare morfologia dei pipistrelli. L'organo riproduttivo maschile è infatti sette volte più lungo di quello femminile, inoltre la parte iniziale, che ha molto romanticamente una forma a cuore, è anch'essa sette volte più grande dell'apertura della femmina. "Queste caratteristiche spiegano il perché in questa specie non possa essere contemplata la penetrazione" raccontano i ricercatori.

Nonostante questo... i dubbi restano

Anche se questa scoperta è un passo avanti nella scoperta di alcune forme di riproduzione, non risolve appieno i dubbi. La coautrice dello studio Susanne Holtze, scienziata senior presso l'Istituto Leibniz per la ricerca sullo zoo e sulla fauna selvatica di Berlino, ha comunque spiegato che al momento non si è in grado di spiegare come lo sperma si trasferisca dal maschio alla femmina: "Questo - ha detto - sarà lo scopo di uno studio futuro".

Le ipotesi che sono state fatte sono molteplici: "Potrebbe esserci una sorta di aspirazione dovuta all'organo femminile ma è ancora tutto da scoprire.

Questo studio in ogni caso è fondamentale per salvare le tante specie di pipistrelli che sono in via d'estinzione". Ma non solo, si cerca di capire anche se possa esistere una sorta di collegamento tra la riproduzione dei pipistrelli e l'infertilità umana, che sarebbe davvero qualcosa di rivoluzionario.

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