Pupi Avati ha trascorso il giorno del suo 84esimo compleanno nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna. Il regista ha avuto uno scompenso cardiaco il 2 novembre, mentre si trovava sul set del suo ultimo film "La quattordicesima domenica". Ricoverato d'urgenza, Avati è fuori pericolo e all'agenzia Ansa, che lo ha contattato nelle scorse ore, ha rassicurato: "Va tutto bene ne uscirò presto".
I familiari e i colleghi oggi possono tirare un sospiro di sollievo, ma sono stati attimi di apprensione quelli vissuti dalla troupe che stava lavorando alle riprese della nuova pellicola del regista. Pupi Avati si trovava sul set ambientato nel centro storico di Bologna, quando è stato colpito da un malore improvviso. Trasportato d'urgenza al pronto soccorso del Policlinico Sant'Orsola, il regista è stato ricoverato in terapia intensiva, dove ha trascorso le ventiquattro ore successive allo scompenso cardiaco. Una volta fuori pericolo, Avati è stato spostato nel reparto di media intensità dell'ospedale bolognese e ora è vigile e cosciente.
In ospedale Pupi Avati ha spento virtualmente 84 candeline, visto che il suo compleanno lo ha passato in terapia intensiva, ma nei prossimi giorni - quando verrà dimesso dalla clinica - conta di trascorrerlo in famiglia per riprendersi. Raggiunto telefonicamente dall'agenzia di stampa Ansa, il regista ha voluto rassicurare tutti sulle sue condizioni: "Ho avuto solo uno scompenso cardiaco il 2 novembre, il giorno prima del mio compleanno, ma niente di grave. I medici dicono che sto reagendo bene. Per fortuna nessun infarto, che in realtà ho già avuto quando avevo cinquant'anni. Mi dispiace solo di aver dovuto interrompere le riprese del film".
Pupi Avati era impegnato nelle riprese nella sua città, Bologna, dove il set si sarebbe fermato per le prossime due settimane per effettuare una serie di riprese in esterna. A fine mese la troupe sarebbe dovuta rientrare a Cinecittà per proseguire le scene interne. Settimana prossima a Bologna si sarebbe dovuto tenere anche un evento proprio per festeggiare i suoi 84 anni, invece tutto saltato, o meglio rimandato a data da destinarsi, quando Avati si sarà ripreso dal malore.
Il regista è stato travolto dai messaggi di affetto dei fan e dei volti noti del cinema e non solo.
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, è stato uno dei primi a fare recapitare il suo messaggio di vicinanza a Avati: "Caro Maestro ti auguro una buona guarigione e un rapido ritorno sul set per continuare le riprese del tuo film. Gli italiani e tutto il mondo della cultura attendono con ansia di ammirare ancora la bellezza della tua arte e la profondità delle tue riflessioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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