"Ho vinto Miss Italia. La mia Scampia non è quella di Saviano"

Zeudi Di Palma, vincitrice del consorso di bellezza più importante in Italia, sottolinea come la politica, negli ultimi anni, ha fallito in una terra dove i giovani devono essere aiutati e che a suo parere non corrisponde a quanto descritto da Saviano

"Ho vinto Miss Italia. La mia Scampia non è quella di Saviano"

Per Zeudi Di Palma, Miss Italia 2021 e presidente di un’associazione che si occupa di recuperare i giovani di Scampia, la politica a Napoli, come nelle grandi città del Sud Italia, ha fallito.

Che consiglio si sente di dare ai suoi coetanei rimasti a Scampia?

"Devono cambiare ambiente, nel senso non fuggire dalla propria terra, ma frequentare persone in grado di liberarli dalle paure e di farli sentire sé stessi. Devono avere autostima. Senza di questa ci si scoraggia e si tende a delinquere".

Presiede un’associazione che si occupa di sociale. Come intervenire?

"Il mio impegno, come quello di tanti, è fare in modo che questi ragazzi possano esprimersi in tutte le forme possibili. Adesso, con questa vittoria, spero di dare una mano ancora maggiore. Sono in tanti che lottano ogni giorno".

A cosa si riferisce?

"Parliamo di famiglie, che a causa della pandemia, si sono trovate in difficoltà economica e il tutto si ripercuote sui più fragili, i ragazzi, che spesso finiscono con lo scegliere la strada più semplice per risolvere subito i propri problemi. Hanno, invece, bisogno di un ambiente sicuro in cui possono davvero essere sé stessi, senza essere giudicati".

Ha frequentato elementari e medie a Napoli. Qualcuno come lei ce l’ha fatta?

"Una mia amica, tramite l’associazione che presiedo, ha avuto la possibilità di raggiungere il suo sogno, portare al pubblico i suoi sketches. La sua famiglia non aveva i soldi per mantenerla, ma avendo avuto il coraggio di aprirsi e di farsi aiutare oggi ce l’ha fatta. Storie simili a quella del pugile Maddaloni".

Ha mai pensato di fare politica?

"Se mai dovessi farla è solo per avere più permessi per realizzare cose sul territorio. Troppo spesso la burocrazia è un ostacolo".

Scampia è quella descritta da Saviano?

"Non ho letto il libro, né visto la serie, ma rispetto a quanto sentito, la vera Scampia è tutt’altro".

Chi ha governato Napoli negli ultimi anni poteva fare di più?

"Molto di più. Basti pensare alle iniziative per stimolare le persone a migliorare il luogo in cui vivono. A parte le chiacchiere, che ne abbiamo sentite fin troppe, qui sono mancati i progetti, ovvero opportunità concrete per i giovani, che soprattutto in contesti come questo, che non è differente da quello di tante altre città del Sud Italia, dovrebbero sentirsi prima realizzati. Altrimenti non dobbiamo meravigliarci se poi hanno altri modelli".

Ha mai subìto scippi, rapine e quant’altro?

"La microcriminalità e le persone con le cattive intenzioni ci sono ovunque. Napoli oggi non è meno sicura di Milano".

È stata vittima di violenza?

"Mai! Non posso nascondere, però, di aver visto diversi ragazzi subirla e facendomi coraggio qualche volta ho fatto anche la mia parte. Tra le nuove generazioni è all’ordine del giorno".

Si è mai trovata di fronte a facili promesse da parte di qualcuno che voleva avere un tornaconto?

"Ho partecipato a cinque concorsi e li ho sempre vinti. Ciò è la prova di come non ho mai dovuto ricorrere a raccomandazioni o a qualcosa di simile".

Cosa pensa di fare per il futuro?

"A venti anni non si

sa cosa si vuole dalla vita. Spero che qualsiasi cosa farò, possa farla al meglio, seguendo quel modello di educazione, datomi da mia mamma, che ha fatto venir su una persona semplice, a modo e soprattutto con dei valori".

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