A united kingdom - L'amore che ha cambiato la storia è il film del 2016 diretto da Amma Asante che va in onda questa sera alle 23.30 su Rai Movie. Come si legge sul sito di Coming Soon, la pellicola è tratta dal romanzo Color Bar: The triumph of Seretse Khama and his Nation, scritto da Susan Williams e basata sulla vera storia del primo presidente del Botswana. Uscito in occasione del cinquantesimo anniversario dell'indipendenza del Botswana, il film è stato presentato in cornici d'alto prestigio, come il Toronto International Film Festival e il London Film Festival.
A united kingdom, la trama
Il giovane principe africano Seretse Khama (David Oyelowo) sta portando a termine gli studi in giurisprudenza a Londra, per prepararsi al meglio al ruolo di re del Bechuanaland, un noto protettorato britannico. In occasione di un ballo, Seretse incrocia la strada di Ruth Williams (Rosamund Pike), una donna inglese che gli ruba il cuore in un battito di ciglia. Tra i due nasce velocemente una storia d'amore che sfocia in un matrimonio che è mal visto da entrambe le nazioni. Tanto l'Inghilterra quanto il Sudafrica temono che un'unione tanto scandalosa possa minare il labile equilibrio politico e diplomatico: ma i due protagonisti decidono di sfidare l'opinione pubblica. Tuttavia le ripercussioni dell'impero britannico non tarderanno ad arrivare e tanto Ruth quando Seretse dovranno trovare un modo per fronteggiare la minaccia e dimostrare al mondo che l'amore, a volte, è più forte di ogni cosa.
La vera storia dietro il film
Sebbene alcune storie sembrino troppo belle per essere vere, ci sono dei casi in cui il mondo di Hollywood riesce a portare sul grande schermo delle storie così incredibili che nessun sceneggiatore potrebbe mai inventarle. È questo il caso della storia vera che si cela dietro A united kingdom: la storia di un amore che è stato in grado di superare numerosi ostacoli e che non si è mai arreso, al punto da cambiare il corso degli eventi raccolti nei libri di Storia. Come si può leggere su People, Seretse Khama era un principe africano che stava studiando a Londra per poter ereditare il trono di suo padre - morto quando il principe aveva tre anni - e prendere così il posto dello zio reggente. Ruth Williams, invece, era un'impiegata nel mercato delle assicurazioni, che aveva servito durante la Seconda Guerra Mondiale come autista di ambulanze. Nel giugno del 1947, durante un ballo organizzato nella capitale britannica, la sorella di Ruth, Muriel, presentò i due. Seretse perse subito la testa per quella bella inglese, mentre Ruth rimase più sulle sue. Nonostante questo i due passarono molto tempo insieme nei mesi successivi, tra balli e feste, condividendo il loro amore per il jazz e costruendo una connessione che si faceva man mano più forte.
In una dichiarazione dell'autrice del libro da cui A united kingdom è tratto, riportata sempre da People, si può leggere: "C'erano davvero delle grandi difficoltà per Ruth già all'inizio della relazione. Perché anche se lei non aveva ancora annunciato di voler sposare Seretse, suo padre aveva già messo in chiaro che non avrebbe mai approvato la sua frequentazione con un uomo di colore". Anche Seretse andò incontro alle rimostranze dello zio reggente, Tshekedi Khama, che provò a bloccare le nozze, riportando a casa il nipote. Infatti, secondo la tradizione del Botswana, che all'epoca si chiamava ancora Bechuanaland, il leader del regno doveva sposare una donna scelta dalla propria tribù e Ruth non solo era una donna bianca, ma non aveva alcun tipo di legame o discendenza nobiliare. Quando anche il vescovo di Londra rifiutò di sposarli, Ruth e Seretse si unirono con un rito civile nel settembre del 1948. Dopo i primi tempi passati in Inghilterra, la coppia tornò nella terra natia di Seretse che, come capo, aveva bisogno di parlare col suo popolo per fargli accettare la moglie. Sebbene nel giugno del 1949 Seretse riuscì nel suo intento e Ruth riuscì a trasferirsi nel Botswana, la vittoria durò per brevissimo tempo.
Il governo britannico, che stava ancora affrontando le conseguenze della Seconda Guerra Mondiale, non voleva perdere l'oro e l'uranio del Sudafrica e quindi non voleva correre il rischio che il matrimonio potesse minare i rapporti tra i due Paesi. Così Seretse venne richiamato a Londra con una scusa: nella capitale britannica venne poi informato di essere stato esiliato per ben cinque anni, mentre Ruth era rimasta in Africa, incinta della sua primogenita. Poi, nell'ottobre del 1951, quando Winston Churchill venne rieletto Primo Ministro, Seretse si vide esiliato a vita dal suo Paese per volere del partito consevatore. Ruth, a quel punto, tornò in Inghilterra, ma la coppia continuò a lottare davanti all'ingiustizia dell'esilio. Solo dopo sei anni di attese e lotte i due riuscirono a tornare in Botswana: nel 1956 Seretse rinunciò al suo titolo e poté cercare di vivere come un civile. Tuttavia, nel 1961, l'uomo decise di buttarsi di nuovo in politica, formando il partito democratico del Bechuanaland. Nei cinque anni successivi l'uomo continuò a combattere per la sua terra: venne eletto Primo Ministro e nel 1966 portò il Bechuanaland all'indipendenza, ribattezzandolo Botswana.
Venne eletto lo stesso anno come primo presidente e negli anni continuò a lavorare come leader giusto e molto amato. Morì poi nel luglio 1980 a causa di un cancro terminale al pancreas, all'età di 59 anni. Ruth morì nel 2002, all'età di 78 anni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.