Brasile, riaperta la tomba del presidente avvelenato

Joao Goulart sarebbe stato assassinato nel 1976 in Argentina, dove era scappato dopo l'avvento della dittatura. Gli esami sulla salma daranno una soluzione al giallo

Brasile, riaperta la tomba del presidente avvelenato

Il volo fino a Brasilia. Gli onori militari. Il cerimoniale e l'emozione. Dilma Rousseff, presidente del Brasile, ha accolto le spoglie mortali di Joao Goulart, suo predecessore alla guida del Paese nei primi anni Sessanta prima del periodo buio della dittatura. Goulart, defenestrato nel 1964, era morto in esilio in Argentina, nel 1976. Ufficialmente di infarto. Ma il sospetto che aleggia a Brasilia è che Goulart sia stato avvelenato, nell'ambito dell'operazione Condor, un piano organizzato dalle dittature sudamericane per eliminare gli oppositori. Per questo la tomba è stata aperta e sono cominciate le ricerche: secondo la famiglia Goulart fu ucciso con alcune compresse inserite in un flacone di medicinali per curare una cardiopatia. Gli esami daranno una soluzione al giallo che ricorda da vicino il dramma del leader palestinese Yasser Arafat, eliminato, a quanto pare, con il plutonio.

Intanto, i resti di Goulart sono stati trasferiti a Brasilia dove ad attenderli c'era il presidente Dilma Rousseff. "Si tratta di un gesto dello Stato per rendere omaggio all'ex presidente Goulart, primo capo di stato brasiliano a morire in esilio e la sua memoria", sintetizza Rousseff.

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