Un italiano porta in scena i Beatles a Edimburgo

I britannici hanno il culto delle proprie istituzioni. Ecco perché non servono molte parole per spiegare il colpo di scena destinato ad avvenire ad Edimburgo, ogni sera dal 6 al 30 agosto prossimi, al Sweet Venus nell'Apex International Hotel in Grassmarket. Al celebre Fringe Festival della capitale scozzese, il più importante festival di teatro indipendente al mondo, un autore italiano porterà un monologo sulla vera storia dei Beatles. Diretto da un regista scozzese, Andy Corelli Jones, interpretato da un attore altrettanto scozzese, A Life With the Beatles è il parto di un appassionato di Beatles rigorosamente italico, un milanese di nome Davide Verazzani è formatore e consulente aziendale.

Inutile dire quanto il mitico quartetto musicale di Liverpool sia un'istituzione simbolo e una fonte di orgoglio all'ombra della Union Jack: eppure, la curiosità di una «lezione beatlesiana» tenuta da un italiano in terra british la si deve esattamente a due qualità tipiche di casa nostra, l'intuito e la creatività: «Il primo ha generato la seconda - spiega chiaramente Verazzani - Beatlemaniaco sin da ragazzino, da anni volevo scrivere qualcosa sui Fab Four. La scintilla è scoccata pensando a Neil Aspinall. Costui, scomparso nel 2008, fu il road manager dai primi giorni di Liverpool fino allo scioglimento nel 1970. Neil fu sempre al loro fianco, più del manager Brian Epstein, più del produttore e arrangiatore George Martin. Ho immaginato Aspinall narratore da un punto di vista speciale, ricco di aneddoti rari e talvolta clamorosi, dell'incredibile parabola dei Beatles. L'idea portò a una scrittura febbrile, in poche settimane terminai tutto».

Il testo, in italiano, andò in scena nella scorsa stagione al Teatro Ringhiera di Milano, col titolo La versione di Neil , la regia di Amedeo Romeo e l'interpretazione di Dario Sansalone. Poi, ci si è mezzo di mezzo Facebook: «Grazie ad esso - spiega Verazzani - ho riallacciato i contatti con una vecchia amica, Sabrina Macchi, traduttrice nel Regno Unito da più di vent'anni.

Conoscendo la mia passione per i Beatles ha voluto leggere il testo, e ha pensato di tradurlo insieme al marito inglese. Quel testo è stato poi spedito alla vedova di Aspinall che, per mia immensa soddisfazione, lo ha trovato bello e mi ha confermato di averci trovato lo spirito di suo marito».

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