Aveva 93 anni l'editore Livio Garzanti, morto nella notte in una clinica di Milano, dove era stato ricoverato alcuni giorni fa. La camera ardente si terrà lunedì 16 febbraio in via della Spiga 30 a Milano, nel palazzo che ha ospitato la casa editrice.
Nato a Milano nel 1921, laureato in filosofia, arrivò alla guida della casa editrice nel 1952. Tre anni dopo lanciò Pier Paolo Pasolini pubblicando "Ragazzi di Vita". Si distinse anche come raffinato scrittore: negli ultimi anni della sua vita si era dedicato alla filosofia e in particolare a Platone (è del 2006 il libro "Amare Platone"). Nel 2005 si ritirò a vita privata dopo la morte della scrittrice e politica Gina Lagorio, che aveva spostato in seconde nozze.
Numerosi i messaggi di ricordo e cordoglio indirizzati alla famiglia. Il sociologo Francesco Alberoni lo ricorda così: "È stato un grandissimo editore, un editore meraviglioso, che curava con particolare dedizione ogni fase della pubblicazione di un libro".
Lo scrittore Ferdinando Camon, che ha sempre pubblicato con la Garzanti: "Era una persona molto stimabile, autorevole, autoritaria, sicura, geniale, non certo gentile". Il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, ha espresso il suo personale cordoglio:"Con la scomparsa di Livio Garzanti si spegne un grande testimone, indimenticabile, dell’editoria e della cultura milanese".
Italia anche best seller come Ian Fleming (007), i coniugi Golon (autori della saga di Angelica) o Michael Crichton. All’inizio degli anni Sessanta risale la felice invenzione delle "Garzantine", le enciclopedie monovolume che nel corso dei decenni si
sono imposte come un marchio di riferimento tra le enciclopedie tematiche. Le "Garzantine" coprono ormai un ampio arco del sapere: oltre all’Universale, la collana conta attualmente oltre 30 volumi tematici, periodicamente rivisti e aggiornati.
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