"Nicola Lagioia deve dimettersi e deve fare lo stesso il suo direttivo". Nemmeno l'ultimo giorno del Salone del libro di Torino è esente dalle polemiche dopo la bufera dovuta all'esclusione della casa editrice AltaForte - vicina a Casapound - che presentava un libro-intervista su Matteo Salvini.
"Non è francamente accettabile che il direttore di un evento importante come il Salone del Libro, evento in crescita e con una credibilità democratica internazionale da difendere, faccia partire un boicottaggio contro lo stesso evento che organizza", accusa oggi il segretario torinese della Lega e capigruppo in Consiglio comunale, Fabrizio Ricca, "Non è nemmeno accettabile che Lagioia non si sia scusato per la lista di proscrizione stilata dal suo amico Raimo, dove giornalisti non omologati al pensiero unico che sembra essere tanto caro a Lagioia e editori liberali venivano invitati a non partecipare all'evento.
Il Salone si merita pluralità, democrazia e libertà e il clima che si è creato in questi giorni di polemica va esattamente nella direzione opposta a questi principi insindacabili quando si parla di cultura rimane anche assurdo e da chiarire l'atteggiamento censorio e limitante della libertà di espressione messo in campo da Regione e Comune. Per questo chiediamo un passo indietro a chi non è intervenuto tempestivamente per difendere autori che con la loro presenza, negli anni, hanno contribuito al successo del Salone".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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