Alexandre Dumas padre (per distinguerlo dal figlio, omonimo, anche lui autore di romanzi famosi come La signora delle camelie) nacque nel 1802 da Thomas-Alexandre Davy de La Pailleterie, soldato semplice figlio di un marchese, e di una schiava nera di Santo Domingo, La Pailleterie and Marie Cessette Dumas, dalla quale prese il cognome.
Alcuni anni dopo la morte del padre fu mandato a Parigi per studiare legge e qui riuscì ad ottenere diversi incarichi presso il Duca d'Orléans, il futuro re Luigi Filippo. Nel 1824 ebbe un figlio dalla sua vicina di casa.
In quegli anni Dumas salì agli onori della cronaca per le sue opere teatrali, collocandosi nella schiera dei romantici francesi. I suoi lavori riscossero un discreto successo; tra gli altri si ricordano Enrico III e la sua corte (1829), che racconta del rinascimento francese, Napoleone Bonaparte (1831) e Antony (1831).
Negli anni successivi l'interesse di Dumas si spostò progressivamente verso il romanzo storico, grazie soprattutto alla collaborazione dello scrittore Auguste Maquet.
I suoi romanzi più noti sono I tre moschettieri (pubblicato nel 1844 e messo in scena nel 1845) e Il conte di Montecristo (1844), che vennero pubblicati a puntate sui giornali (il primo sulla rivista "Le Siècle" e il secondo sul "Journal des débats"). Riscosso un successo enorme, queste opere entrarono ben presto nella categoria dei classici della letteratura, rivisitati periodicamente dal cinema e dalle televisioni in tutto il mondo.
In seguito Dumas pubblicò Vent'anni Dopo e Il visconte di Bragelonne (entrambi continuazione de I tre moschettieri).
Inebriato dal successo e dai soldi, Dumas iniziò a condurre una vita al di sopra delle proprie possibilità economiche e nel 1844 acquistò un terreno nei pressi di Parigi a Port-Marly, dove fece costruire il "Castello di Montecristo". Nel 1847 inaugurò un proprio teatro, il "Théâtre-Historique" (Teatro Storico), dove vennero rappresentate le opere dei maggiori autori del passato, ma dopo solo tre anni però il teatro fallì. Rovinato dai debiti Dumas fu costretto a mettere all'asta il suo castello e nel 1851 si rifugiò in Belgio per scappare ai creditori. Nel 1854, una volta risolti i suoi problemi finanziari, tornò a Parigi.
Grande ammiratore di Garibaldi, Dumas cercò di inviare armi alla Spedizione dei Mille. Entrò a Napoli assieme alla spedizione e vi rimase per tre anni, dove fu "Direttore degli scavi e dei musei", ma nel 1864 lasciò la sua carica. Durante il suo soggiorno a Napoli, Dumas scrisse Il Corricolo e La San-Felice, biografia romanzata di Luisa Sanfelice, nobildonna napoletana che appoggiò la Repubblica Partenopea.
Unicode,Arial,Helvetica,sans-serif;">Nel settembre del 1870, dopo una malattia vascolare che lo lasciò semiparalizzato, si trasferì nella villa del figlio a Puys, vicino a Dieppe: qui morì nel 1870.
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