"Una storia di due mondi": l'identità poliedrica di Marc Chagall al Mudec di Milano

Al Mudec di Milano, dal 16 marzo 2022, c’è “Marc Chagall. Una storia di due mondi”.

"Una storia di due mondi": l'identità poliedrica di Marc Chagall al Mudec di Milano

Prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, promossa dal Comune di Milano-Cultura e curata dall’Israel Museum di Gerusalemme, la mostra affronta l’opera di Marc Chagall da un punto di vista nuovo, collocandola nel contesto del suo background culturale, grazie alla straordinaria collezione dell’Israel Museum, che presenta in mostra una selezione di oltre 100 opere donate per la maggior parte dalla famiglia e dagli amici di Chagall.

Il progetto espositivo è dedicato in particolare ai lavori grafici di Chagall e alla sua attività di illustratore editoriale, con i lavori che gli furono commissionati da Ambroise Vollard come le tavole per le Anime Morte di Gogol’, quelle per le favole di La Fontaine - interrotte per lo scoppio della guerra e per la morte del committente e terminate solo negli anni 50 - e soprattutto quelle per la Bibbia, che Chagall considerava sin da bambino il suo racconto preferito oltre che la più importante forma di poesia e di arte, e che lo porterà a viaggiare con la famiglia in Palestina, divenendo da allora in poi il centro di tutta la sua produzione artistica.

La mostra ripercorre alcuni temi fondamentali della vita e della produzione del pittore russo: dalle radici nella nativa Vitebsk (oggi Bielorussia), descritta con amore e nostalgia nella serie Ma vie, all’incontro con l’amata moglie Bella Rosenfeld, della quale illustrò i libri Burning Lights e First Encounter, dedicati ai ricordi della vita di Bella nella comunità ebraica, pubblicati dopo la morte prematura della donna avvenuta nel 1941 a causa di un’infezione virale mal curata, e di cui in mostra sono esposti i disegni originali.

I lavori esposti al MUDEC riflettono dunque l’identità poliedrica dell’artista, che è al tempo stesso il bambino ebreo di Vitebsk; il marito che correda di immagini i libri dell’amata moglie; l’artista che illustra la Bibbia, volendo rimediare così alla mancanza di una tradizione ebraica nelle arti visive; l’originale pittore moderno cheopera una ricerca sul colore unica, che lo porta a liberarsi della forma e creare uno stile personalissimo, originale e sognante; e infine l’innovatore che, attraverso l’uso dell’iconografia cristiana, piange la sorte toccata nel suo secolo al popolo ebraico.

Saranno presenti, infine, una selezione di oggetti rituali, usati nelle cerimonie religiose delle comunità ebraiche e che sono spesso raffigurati nelle opere di Chagall.

La mostra continuerà fino al 31 luglio 2022.

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