Il tifone che affondò la flotta dell'imperatore

Kublai Kahn aveva allestito mille navi per conquistare il Giappone, ma una tempesta spaventosa distrusse i suoi sogni di gloria

Dovevano andare alla conquista del Giappone. Un tifone spaventoso, con venti che soffiavano a 250 chilometri l'ora, le spazzò via con i sogni di gloria dell'imperialismo cinese. Oggi le mille navi della flotta imperiale sono state ritrovate in fondo al mare, nelle acque dell'isola di Takashima, a Sud del Giappone. A scoprire la flotta del Kublai Kahn è stata una spedizione italo-nipponica che ha ricostruito la storia della spedizione e il suo drammatico fallimento. Siamo nel tredicesimo secolo e l'imperatore, il condottiero di origine mongola Kublai Kahn, vuole arrivare in Giappone. La sua idea è quella di allestire una flotta colossale, capace poi di sbaragliare le difese nipponiche. Il punto debole però è costituito proprio dalle imbarcazioni: sono le più avanzate dell'epoca, anche meglio di quelle costruite nello stesso periodo in Occidente, ma sono adatte alla navigazione fluviale, non alla sfida in mare aperto.

E nell'oceano, ormai in vista delle coste giapponesi, le navi vengono investite da un tifone spaventoso la cui potenza è, secondo gli archeologi, paragonabile a quella del tifone che ha devastato le Filippine nei giorni scorsi. Impossibile resistere. Le mille navi, con i 40 mila uomini a bordo, affondano. Oggi il ritrovamento.

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