Le trilogie sexy ora seducono anche l'Einaudi

Fra E.L. James e Sara Bilotti non c'è gara. La prima, autrice delle celebri sfumature erotiche, sembra una massaia inglese extra-large, la seconda sembra ciò che è: una bella signora mediterranea, alta, slanciata e con sguardo da sciantosa. A occhio e croce, le due in comune hanno soltanto il nero delle loro copertine.

Le copertine di E.L. James le conoscono anche in Nepal. Quelle di Sara Bilotti, quasi nessuno. Ancora per poco, però, visto che Einaudi, nella collana «Stile Libero», punta moltissimo sulla trilogia dell'affascinante partenopea nata nel '71 a Quarto, periferia di Napoli, e madre di due bimbi di 11 e 9 anni («leggono molto, come me, e ciò mi rende molto felice»). Nella prima puntata, L'oltraggio , che uscirà in gennaio, Eleonora è ospite dell'amica Corinne in una tenuta in Toscana. Corinne ha un marito ricco, fascinoso e acculturato dal quale Eleonora è fortemente attratta. Ma, per rispetto nei confronti dell'altra, ripiega sul di lui fratello, un macho che spiegerà a modo suo a Eleonora quanto sia eccitante perdere il controllo. I due uomini nascondono un segreto, forse ancora più eccitante...

Le altre due puntate, La colpa e Il perdono , seguiranno in marzo e maggio. Quando metterete una a fianco dell'altra le tre copertine comporrete il corpo nudo, semisdraiato in posizione prona, di una bella donna. Insomma, la moda delle trilogie sexy seduce anche i piani nobilissimi dell'editoria italiana. Non si offendano in Rizzoli, ma rispetto a un'altra trilogia, quella di Irene Cao, altra bella femmina, con le copertine di Sara Bilotti si sale di livello, dal sado-maso soft a una composizione tipo Maya desnuda o tipo certe stampe giapponesi.

Donna Sara, classe '71, è diplomata in danza classica e ha compiuto studi linguistici e filologici.

Con L'oltraggio , La colpa , Il perdono si tuffa nel mare del romanzo. Ma ha già pubblicato una raccolta di racconti «neri». L'editore è Termidoro. Sono intitolati Nella carne , e noi li lodiamo senza averli letti. Non siamo mica Giulio Einaudi.