Viva il finto tg di Mario, mostruoso come quello vero

La redazione di Maccio Capatonda fa "informazione" su Mtv

Viva il finto tg di Mario, mostruoso come quello vero

Vedrete, tra un po' "Mario" diventerà un programma cult. Non di larga diffusione come "I soliti idioti" ma sui giornali se ne parlerà. Perchè il programma dell'ex web-star Maccio Capatonda in onda il giovedì in seconda serata su Mtv tocca un aspetto nevralgico della nostra società: l'informazione. E il dramma, quando guardi "Mario", è che il suo finto tg assomiglia inquietantemente ai tg veri, quelli che dovrebbero essere seri ma che spesso si rivelano la parodia di se stessi. Prendete, ad esempio, i giornalisti della redazione di "Mario": ognuno di loro rappresenta l'esatta fotocopia «mostruosa» di un originale che - sui tg "ufficili" - dovrebbe essere virtuosa ma è invece ugualmente mostruosa. Prendete, ad esempio, Oscar Carogna, il nerista del gruppo. L'Oscar agli ordini di "Mario" e una finzione o è proprio quel nerista Mediaset - dall'accento sardo, dal pizzetto improbabile e sempre un po' sovrappeso - specializzato nel chiedere ai parenti delle vittime trucidate: «Cosa prova in questo momento?». Prendete poi Ippolito Germer, l'esperto di sanità: identico a quell'anziano giornalista Rai che, all'ora di pranzo ci spiega tutto sulle emorroidi? E che dire di Jo Cagnaccia, l'esperta di moda e gossip addirittura più presentabili delle vere giornaliste di moda che si vedono in tv e che, purtroppo, scrivono anche sui giornali? Ma "Mario" non salva neppure i telespettatori del suo tg: i fratelli Peluria sono lo specchio di un target drammaticamente reale.Su tutti comanda Lord Micidial direttore-editore, inguardabile quasi quanto i veri direttori-editori delle principali testate giornaistiche.

E concludiamo col super-raccomandato Ginetto, figlio di Lord Micidial e aspirante reporter: stupido come tutti i figli di... Mario ha l'incarico di insegnargli il mestiere. Impresa disperata. Proprio come si vede nei veri tg.

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