Scommettiamo che i soliti sapientoni, dopo il rocambolesco ritrovamento di ieri su una spiaggia campana dello stallone Daguet Rapide, sequestrato un anno fa, emetteranno la loro saccente sentenza? È la maledizione che si porta dietro lippica di casa nostra, alla prese con la più grave crisi economica e di identità della propria storia: i media ormai parlano di cavalli da corsa soltanto in caso di corse clandestine, cavalli dopati e, ultimo fenomeno di moda, stalloni sequestrati. Fra gli addetti ai lavori dellippica (parliamo di 50mila persone) si è radicata la convinzione che i giornalisti si accaniscano contro uno sport che in verità conoscono poco e hanno poca voglia di scoprire. Ma invece dovrebbe essere chiaro a tutti che i media si occupano di notizie che interessano il pubblico e se lippica non riesce a veicolare la sua parte migliore, la colpa non è certo dei giornalisti ma di un settore ormai incartato su se stesso che da decenni non fa assolutamente nulla per promuoversi. Fatte queste considerazioni, passiamo ai fatti. Il celebre stallone Daguet Rapide, un tipetto retribuito con 10mila euro per ogni servizietto, che era stato misteriosamente rapito nel giugno dello scorso anno dal suo allevamento a Mordano, nel Bolognese, è stato ritrovato sano e salvo al Lido di Licola, non lontano da Pozzuoli, in Campania. Un gruppo di bagnanti aveva visto il campione del trotto passeggiare da solo tranquillamente sulla spiaggia e hanno avvertito i carabinieri. Sulla capezza dello stallone cera inciso il suo nome, ma per la identificazione ufficiale cè voluto l'intervento di un veterinario dotato di un lettore elettronico del microchip, situato per legge nel tessuto sottocutaneo del collo dei puledri trottatori a pochi mesi dalla nascita. Lo stalloniere Marco Folli, dalla cui stazione di monta Daguet Rapide era sparito nella notte del 16 giugno dello scorso anno, ha immediatamente raggiunto in auto Licola dove ha trovato lo stallone in soddisfacenti condizioni di salute. Allevato e di proprietà del bretone Jean Pierre Dubois (lautentico genio dellippica europea, allevatore anche del divino Varenne insieme ad Alessandro Viani), il fuoriclasse è stato protagonista di una carriera giovanile addirittura superiore a quella dello stesso Varenne ed è diventato, dopo il ritiro dalle piste, un affermato stallone del valore di un paio di milioni di euro e dal tasso di monta di 10mila euro al colpo. Considerando che ogni anno Daguet Rapide copre circa 140 fattrici, è facile immaginare il giro d'affari milionario dello stallone. Fra i tanti figli di Daguet Rapide dotati di ottimo potenziale, si distingue Le Touquet, uno dei più forti 4 anni del continente, vincitore di gran premi sia in Italia sia in Francia. Gli interessati smentiscono di aver pagato alcun riscatto e cè da credergli: le pazienti indagini delle forze dellordine stavano stringendo il cerchio attorno ai malviventi che, evidentemente, sentendosi braccati hanno abbandonato il cavallo che cominciava a scottare troppo.
Un rapimento che presentava sconcertanti analogie con quelli di due altri stalloni del trotto di primissimo livello: Lemon Dra ed Equinox Bi, ai quali va aggiunto più di recente lottimo cavallo da corsa Iglesias. Il primo sparì nel 2006 dal suo allevamento di Noceto, vicino a Parma, e non fu mai più ritrovato.
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