Si fa ma non si dice è il consiglio del capogruppo di Europa Verde Carlo Monguzzi al sindaco. Beppe Sala a fine dicembre aveva spostato in avanti l'ipotesi di una stangata in Area C. «Vedremo, valuteremo», anche se era già chiaro che il rischio per la seconda parte del 2023 era molto concreto. E a un paio di settimane di distanza, mercoledì scorso l'assessore alla Mobilità Arianna Censi ha radunato intorno al tavolo i rappresentanti di categoria - da Assomobilità a Confesercenti, Unione Artigiani, ambulanti, grande distribuzione, società di consegne - per presentare un quadro molto preciso delle valutazioni in corso, con il prospetto (anticipato da Repubblica) delle tre ipotesi di aumento in vista: fino al 50, 60 o 70% in più rispetto al ticket attuale. Come mostra il grafico in alto, si rischia quindi un salto dagli attuali 5 euro a 7,50, otto o 8,5 per il ticket ordinario. Per il pagamento differito entro 15 giorni (il «ravvedimento operoso») si passerebbe da 15 a 22,5 oppure 24 o 25,5 euro. Stangati anche i residenti nella Ztl, esauriti i 40 ingressi gratuiti oggi pagano 2 euro e spenderebbero 3 euro, 3,20 o 3,40. I veicoli di servizio da 3 a 4,5 euro, 4,80 o 5,10. Non si salvano i mezzi delle gite scolastiche. E la stangata maggiore toccherà ai veicoli adibiti a ncc, compresi i pullman turistici. La tariffa varia in base alla lunghezza del veicolo, oggi fino a 8 metri pagano 40 euro al giorno, tra 8,01 e 10,5 metri 65 euro e 100 euro i veicoli sopra i 10,5 m. Per l'ultima categoria a 150 euro, 160 o 170.
Il consiglio di Monguzzi? «Continua imperturbabile la campagna della giunta per farci perdere le elezioni - avverte -. Per carità, l'aumento di Area C ha senso, ma va studiato, ragionato e condiviso, non dato ai giornali come scoop. A un mese dalle elezioni sono ormai quasi 10 gli aumenti (sbagliati) fatti o annunciati. Il modo migliore per persuadere gli elettori a votare Fontana: diranno questi fanno questi aumenti prima delle elezioni, figuriamoci dopo». Appunto. Ieri la giunta ha approvato il Bilancio, si prospettano tagli in vista sui vari settori, dalla Cultura allo Sport, e aumenti sono già stati annunciati per gli ingressi nelle piscine comunali, musei, si pagherà anche il pass sosta residenti.
Su Area C «abbiamo chiesto tutti alla giunta di frenare - riferisce il presidente di Assomobilità Simonpaolo Buongiardino -. Siamo preoccupati per il trasporto merci per rifornire gli esercizi commerciali, il maggior costo finiranno per pagarlo gli utenti finali. E si rischia di scoraggiare lo shopping in centro». Il consigliere regionale Fabio Altitonante, ricandidato nella lista di Forza Italia, contesta: «Sala sa solo spremere i milanesi mentre dovrebbe aiutare la città a superare il grave momento di crisi. Dopo gli aumenti Atm ora stanga chi usa l'auto per lavoro». Fabrizio De Pasquale, presidente del comitato Stop Area B e candidato di Fi alle Regionali, aggiunge un altro caso, le multe «seriali» in cui stanno incappando in tanti e soprattutto i tassisti che svolgono servizio pubblico: «Tanti tassisti e Ncc si sono rivolti al comitato perchè hanno preso multe seriali passando sotto i varchi di Area C.
Hanno la deroga in Area B perchè hanno dimostrato che riceveranno in consegna l'auto green nei prossimi mesi ma la targa risulta vietata in Area C, Può darsi che sia un errore tecnico. In ogni caso è gravissimo penalizzare operatori di trasporto pubblico o, peggio ancora, dirgli di arrangiarsi e lavorate la notte a telecamere spente». Una scelta a cui in molti hanno già dovuto rassegnarsi.
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