Lo hanno soprannominato il «dottor morte australiano». Da anni Philip Nitschke si è messo a servizio di chiunque chieda di passare a miglior vita. Lo ha fatto moltissime volte. Nel 2002 la sua paziente si chiamava Lisette Nigot, una francese di 79 anni. Lisette non era malata, non era neanche in una situazione particolarmente difficile o dolorosa. La sua malattia era avere 79 anni. Quindici giorni prima di raggiungere la tanto temuta soglia, Lisette aveva optato per il suicidio. Nel suo ultimo messaggio, appuntato sul letto, un solo riconoscimento: «Ringrazio Philip per il sostegno e lispirazione ricevuti». Nel 96, quando i Territori del Nord, uno dei sei Stati della federazione australiana, approvarono una legge che consentiva il suicidio assistito, fu lui ad architettare una macchina per morire: un computer portatile, da appoggiare sulle gambe dei pazienti, collegato a una siringa piena di veleno e a un pulsante. Quel pulsante fu schiacciato per la prima volta da un 66enne malato di cancro, e poi altre tre volte, prima che il parlamento federale abrogasse la legge pochi mesi più tardi. Ma Nitschke non si diede per vinto. Si presentò alle elezioni, fondò un sito internet per vendere la sua macchina allestero.
Nel 2003 gli agenti della dogana dellaeroporto di Sydney lo fermano mentre stava tentando di portare negli Stati Uniti la sua macchina. Ma lui ogni volta ha ribadito: «credo nel suicidio razionale».
Nel 2004 Nitschke mette a punto la formula di una pillola da produrre in casa per provocare una morte «pacifica, affidabile e legale». La pillola può essere fatta tranquillamente in cucina, usando ingredienti normali, come nicotina e alcol. «Nessun governo riuscirà a proibire queste sostanze e per questo penso che la procedura si assicura», spiega. «E se una persona la può confezionare da sola, senza aiuto di nessuno, non vi è violazione della legge».
Oggi il tutto si può trovare in un manuale in cui ci sono istruzioni pratiche e dettagliate su come suicidarsi in modo indolore senza assistenza di medici. Nel libro cè anche una ricetta per produrre cianuro e consigli su come eludere le leggi che proibiscono l'eutanasia. La prima edizione del libro The peaceful pill handbook (Manuale della pillola della pace), stampata negli Usa, era stata sequestrata dalla dogana australiana come importazione proibita, in quanto «documento che istruisce o incita al suicidio». Il dott. Nitschke ha ora ordinato una ristampa in Australia, in uscita a gennaio, dopo che lente federale di censura, ne ha autorizzato la vendita nelle librerie in involucro di plastica, proibita ai minori di 18 anni. Nel testo si spiega anche come «eliminare le prove» dopo un suicidio.
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