Sembra a poco a poco ridimensionarsi, almeno sotto il profilo strettamente penale, l'episodio di aggressione per tentata rapina e la successiva violenza sessuale nei confronti della coppia di fidanzati italiani - 19 anni lei, 21 lui - accerchiati e assaliti da un «branco» di giovani magrebini fuori dalla discoteca «Alcatraz» di via Valtellina nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 febbraio. Arrestato in flagranza il responsabile dei palpeggiamenti alla ragazza, il 36enne Mohamed Hassan Hansoun Nera, agli altri suoi «complici», poi fuggiti, la procura (pm Francesca Crupi, gip Fabrizio Filice) sembra orientata ad addebitare loro, quando e se verranno catturati, il reato di tentata rapina aggravata. Dalle testimonianze delle vittime, oltre che dalle immagini estrapolate dalle telecamere, appare infatti sempre più evidente che il gruppo di tre-quattro magrebini che hanno avvicinato la coppia in un primo tempo lo hanno fatto esclusivamente per tentare di strappare loro cellulari e borsetta; la violenza appare più un episodio estemporaneo e comunque successivo e riguardante, a livello di responsabilità, esclusivamente l'arrestato Nera.
Nel frattempo scende in campo ancora una volta l'eurodeputata e consigliere comunale della Lega Silvia Sardone. Che fa notare come da giorni girino in rete dei video, ripresi dai residenti di via Padova, di nordafricani che di sera e notte spacciano, bevono e addirittura si mettono a sparare in aria, naturalmente a salve ma creando ugualmente caos in un ambiente già purtroppo orientato storicamente al degrado. Una sorta di «destino» dal quale questa periferia sembra non riuscire a riscattarsi.
«I cittadini della zona sono allarmati e hanno chiamato più volte le forze dell'ordine - sottolinea Sardone - Addirittura, secondo la testimonianza dei residenti, una Volante della polizia è stata presa a bottigliate. Ormai questa periferia è da anni abbandonata: altro che Via Padova è il meglio di Milano come diceva la sinistra in un famoso slogan».
«Il rilancio tanto propagandato non è assolutamente in programma - prosegue l'eurodeputata -; spaccio, criminalità, degrado, bivacchi sono una costante. È una periferia multietnica che sembra sempre di più un ghetto e dove i delinquenti stranieri si sentono padroni».
E conclude: «Proprio giovedì Sala ha parlato di periferie dicendo che lui le conosce: in realtà il suo disinteresse è sotto gli occhi di tutti.
Una zona che chiede sicurezza e attenzione riceve in risposta il nulla assoluto dall'amministrazione comunale. Anzi un progetto è in arrivo: una moschea - conclude - esattamente ciò di cui questo quartiere non aveva bisogno».
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